Ignazio Pirastu: differenze tra le versioni

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Fu vicepresidente della [[Commissione parlamentare]] d'inchiesta sui fenomeni della [[criminalità]] in Sardegna ("Commissione [[Giuseppe Medici|Medici]]"), della cui legge istitutiva fu primo firmatario<ref>[http://www.camera.it/_dati/leg04/lavori/stampati/pdf/44470001.pdf#nav Proposta di legge]</ref>, ed al termine dei cui lavori scrisse il saggio "''Il [[banditismo]] in Sardegna''".
 
Nel [[1957]] e nel 1963 fu oggetto di due richieste di [[autorizzazione a procedere]]: nel 1957 per circolazione (l'8 gennaio 1954) con autovettura con il faro destro spento e la targa di immatricolazione non illuminata<ref>Domanda di autorizzazione a procedere in giudizio per il reato di cui all'articolo 59 del regio decreto 8 dicembre 1933, n. 1740 (circolazione con autovettura con il faro destro spento e la targa di immatricolazione non illuminata)[http://legislature.camera.it/_dati/leg02/lavori/stampati/pdf/002_342001.pdf La richiesta in archivio della Camera], da camera.it</ref> e nel 1963 per ''aver istigato'' (il 23 maggio 1961),durante un comizio a La Maddalena, ''a cacciar via dalla città i componenti il pellegrinaggio del M.S.I. che il giorno successivo dovevano recarsi a La Maddalena per onorare i caduti della Corazzata Roma''. -
 
Lasciata l'attività parlamentare diventa responsabile del dipartimento per i problemi dello [[sport]] nella Direzione del Partito Comunista Italiano.