Autodromo Enzo e Dino Ferrari: differenze tra le versioni

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[[File:Autodromo Imola 8-09- 1970.jpg|thumb|left|Imola, 8 settembre 1970. L'autodromo di Imola viene intitolato a [[Dino Ferrari]]; da sinistra: Marinucci, presidente ACI Bologna, Campanella, presidente CSAI, [[Enzo Ferrari]], Amedeo Ruggi, sindaco d'Imola e Tommaso Maffei Alberti, presidente dell'ESTI]]
 
Nel 1969 Imola ospitò per la prima volta una gara valevole per il [[Motomondiale|Campionato del mondo di motociclismo]], il [[Gran Premio motociclistico d'Italia|Gran Premio delle Nazioni]]: vinsero [[Paul Lodewijkx]] su Jamathi (50 cc); [[Dave Simmonds]] su Kawasaki (125 cc); [[Phil Read]] su Yamaha (250 e 350 cc); e [[Alberto Pagani]] su Linto (500 cc). L'esperienza non fu coronata dallo sperato successo di pubblico (anche per la concomitanza del [[Gran Premio d'Italia 1969|Gran Premio d'Italia di Formula 1]] che si tenne a [[Autodromo nazionale di Monza|Monza]]), per cui fu ripetuta solo quattro anni dopo.
 
L'8 settembre 1970 la vecchia denominazione di ''Prototipo CONI'' lasciò il posto a quella di ''autodromo [[Dino Ferrari]]'', in memoria del figlio di Enzo prematuramente scomparso negli anni 1950.<ref>{{cita|Negrini|p. 171|Negrini, 2014}}</ref> Due anni dopo, importanti lavori vennero realizzati nella zona del traguardo, con la costruzione della ''Variante Bassa'' per rallentare le percorrenze nel rettilineo dei box. Un'altra, la ''Variante Alta'', venne creata nello stesso periodo per spezzare il tratto che scollinava verso le curve della ''Rivazza''.
 
L'autodromo entrò nei calendari di molte categorie automobilistiche e motociclistiche, soprattutto per quel che riguarda le gare ''[[Campionato del mondo sportprototipi|endurance]]'', con la 1000 chilometri automobilistica e la [[200 Miglia di Imola|200 miglia]] motociclistica, quest'ultima una competizione omonima della celebre gara di [[Daytona International Speedway|Daytona]]: la prima edizione si svolse nel 1972 e vide il successo di [[Paul Smart]] su Ducati, davanti a un pubblico di oltre {{formatnum:70000}} spettatori, mentre l'ultima si disputò nel 1985 e fu vinta da [[Eddie Lawson]] su [[Yamaha Motor|Yamaha]].
 
Frattanto nel 1973 l'ESTI vienevenne messa in liquidazione. La gestione del circuito vienevenne quindi rilevata da una società per azioni che si costituiscecostituì per l'occasione, la Società Allestimento Gestione Impianti Sportivi (SAGIS). Successivamente, la direzione dell'autodromo riallacciò i contatti con la Formula 1 per ospitare una gara titolata. Dopo diversi sopralluoghi da parte dell'allora [[Formula One Constructors Association]] (FOCA) e dei piloti, ulteriori modifiche vennero realizzate per ampliare le vie di fuga; laddove ciò non fosse stato possibile, il disegno del tracciato fu modificato, come nel caso della ''[[chicane]]'' inserita nella curva delle ''Acque Minerali''.
 
=== Gli anni della Formula 1 ===