Atlas Comics (anni cinquanta): differenze tra le versioni

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Le riviste maschili e i romanzi di Goodman riscuotevano ancora successo – i fumetti, ad eccezione dell'inizio della [[Golden Age]], erano solo una piccola parte della produzione – e Goodman cominciò a pensare di chiudere il settore.
I dettagli sulla sua decisione di non farlo non sono chiari. Jack Kirby che, dopo la rottura (amichevole) col suo partner Joe Simon alcuni anni prima, non era impegnato quanto avrebbe sperato, ricordò in un'intervista del [[1990]] per The Comic Journal che alla fine del [[1958]]
{{citazione|… Entrai (negli uffici della Marvel) mentre stavano portando fuori i mobili, le scrivanie – e io avevoiavevo bisogno di quel lavoro! … Stan Lee è seduto su una sedia e sta piangendo. Non sapeva cosa fare – era appena uscito dall’adolescenza (Nota: Lee, nato il 28 dicembre [[1922]], in realtà doveva avere circa 36 anni). Gli dissi di smettere di piangere. Dissi "Vai da Martin e digli di smettere di fare portar fuori i mobili. Ci penserò io a far fruttare i librifumetti."}}
 
L'intervistatore, [[Gary Groth]], editore del Comics Journal, in seguito scrisse di questa intervista, "Alcune delle affermazioni più estreme di Kirby… dovrebbero essere ben soppesate…Quando fu chiesto a Lee in merito all'episodio dello smantellamento dell'ufficio, rispose
{{citazione|Non mi ricordo di essere stato là mentre i mobili venivano portati fuori. Lo avrebbero fatto nel weekend, quando tutti gli impiegati sarebbero stati a casa. Jack tendeva all'iperbole, proprio come quando raccontò di essere entrato nell'ufficio mentre stavo piangendo e che gli avrei detto: ''«Ti prego salva la compagnia!»''. Non sono uno che piange e non avrei mai detto una cosa simile. Ero certamente felice che Jack fosse lì e mi piaceva lavorare con lui, ma non ho mai pianto di fronte a lui (ride).}}
 
Kirby era già tornato per un breve periodo, alla fine del 1956, come freelancer in cinque fascicolinumeri datati dicembre [[1956]] e febbraio [[1957]]. Ora, a partire dalla copertina e dalla storia di sette pagine “I discovered the secret of the Flying saucers” per ''Strange Worlds'' n. 1 (dicembre 1958), Kirby rimase per 12 anni e diede il suo contributo per una radicale trasformazione dei fumetti. Atlas affidò a Kirby un mercato di alto profilo, utilizzando le sue illustrazioni per innumerevoli copertine e storie principali. La qualità distintiva e il dinamismo dei disegni di Kirby elevarono serie preesistenti come ''[[Strange Tales]]'' e i nuovi ''Amazing Adventures'', ''Strange Worlds'', ''[[Tales of Suspense]]'', ''[[Tales to Astonish]]'' e ''World of Fantasy'' sopra le altre testate di [[orrore]]/[[fantascienza]] che si erano andate moltiplicando dopo la scomparsa della [[EC Comics]].
Una storia di mostri di Kirby, di solito inchiostrati da [[Dick Ayers]], solitamente apriva ogni libroalbo, seguita da una o due thriller o storie di fantascienza disegnate da [[Don Heck]], [[Paul Reinman]], o Joe Sinnott, il tutto completato da una storia breve di Lee-[[Steve Ditko|Ditko]], spesso surreale, qualche volte riflessiva.
 
=== Marvel prima dei supereroi ===