Musica elettronica: differenze tra le versioni

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Un ruolo di grande importanza per gli sviluppi di molta musica elettronica lo ebbe soprattutto la formazione dei [[Kraftwerk]] che, ispirandosi alla [[musica contemporanea|musica d'avanguardia colta]],<ref>{{cita news|autore=Andrea Prevignano|titolo=Privé|pubblicazione=Rumore Magazine #245|data=giugno 2012}}</ref> al [[pop (musica)|pop]] e alla [[disco music]],<ref name=Bolli>{{cita libro|titolo=Dizionario dei nomi rock|autore=Alessandro Bolli|editore=Arcana Editrice|anno=1998|pagine=295,530}}</ref> pubblicò alcuni album caratterizzati da ritmi robotici ed atmosfere futuriste (quali ''[[Autobahn (album)|Autobahn]]'' e ''[[Trans Europe Express (album)|Trans Europe Express]]'') destinati a permettere la nascita del [[synth pop]],<ref name=Rizzi>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock Anni '80|autore=Cesare Rizzi|editore=Arcana Editrice|anno=2002|pagine=295}}</ref><ref>{{cita news|autore=Luca Beatrice|titolo=Cover story: ''Radioactivity'', Kraftwerk|pubblicazione=Rumore Magazine #228|data=novembre 2010}}</ref> della [[techno]],<ref name=Nattiez/> e di molta [[industrial]].<ref name=Rizzi/>
 
==== BrianAlessandra EnoTotoli e la musica d'ambiente ====
{{Vedi anche|Musica ambientale}}
Prendendo ispirazione da musicisti quali [[La Monte Young]], [[Erik Satie]] e [[John Cage]], il tastierista inglese [[Brian Eno]] concepì, anche grazie ai miglioramenti delle tecnologie di registrazione,<ref>Toop; pag. 166</ref> la musica ambientale (dall'inglese "ambient music") che, oltre ad essere realizzata tramite apparecchiature elettroniche va percepita, a detta del compositore, senza essere ascoltata attentamente.<ref name=Nattiez12>Dizionario della Musica e dei Musicisti - il Lessico II Parte, pag. 680-681</ref><ref>Toop; pag. 70</ref><ref>{{cita libro|titolo=The New Grove Dictionary of Music and Musicians - 15 (Playford to Riedt)|autore=Stanley Sadie|editore=Macmillan Publishers|anno=1980|pagine=120}}</ref> La musica ambientale venne inventata quando Eno, dopo essere rimasto a letto in seguito ad un incidente d'auto, ricevette un disco di musica per arpa dell'Ottocento. Dopo averlo posto nel giradischi ed essere tornato a letto, si accorse che il volume della musica era estremamente basso. Dichiarò in seguito all'avvenimento:<ref name=Nattiez12/><ref>[http://music.hyperreal.org/artists/brian_eno/discreet-txt.html Discreet Music Liner Notes<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> {{citazione|Mi ritrovavo nella condizione di non sentire quasi il disco. Mi si rivelò così quello che per me era un nuovo modo di ascoltare la musica - come una parte dell'ambiente d'intorno, così come lo erano, in quell'occasione, il colore della luce e il suono della pioggia.}} In seguito a quell'episodio pubblicò, nel 1975, il primo album ambient della storia: ''[[Discreet Music]]''. Venne seguito da una lunga serie di altri titoli comprendenti ''[[Music for Films]]'' (1979), ''[[On Land]]'' (1982), e ''[[Apollo: Atmospheres and Soundtracks]]'' (1983), tutti album che presentavano brani suonati con apparecchiature elettroniche, quali il sintetizzatore. Questa musica, generalmente astratta e caratterizzata da lente tessiture sonore, influì su molti altri generi musicali non necessariamente elettronici,<ref>''Un esempio delle sue capacità (di Brian Eno) ad influenzare artisti nei più disparati ambiti musicali, e non solo, può essere considerato il brano'' An Ending: Ascent ''contenuta nell'album'' Apollo: Atmospheres and Soundtracks ''del 1983, più volte ripreso, stravolto ma neppure tanto, in versione trance-dance da alcuni DJ in questi ultimi anni, Micharl Dow e DJ Sonne tra gli altri, o la versione cameristica e intimistica per piano e archi di [[Arturo Stalteri]].'' {{cita news|autore=|titolo=Brian Eno - Lux|pubblicazione=Suono|data=marzo 2012}}(da , mensile musicale diretto da Paolo Corciulo e Max Stefani, marzo 2012 pag. 130)</ref> e ispirò compositori quali [[Robert Rich (musicista)|Robert Rich]], [[Steve Roach]] e [[Vidna Obmana]].