Unione Italiana del Lavoro (1918-1925): differenze tra le versioni

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Nacque ufficialmente il 9 luglio 1918 nella sede dell'Associazione industriale e commerciale di piazza San Sepolcro a [[Milano]], nel convegno delle organizzazioni economiche aderenti al" Comitato sindacale italiano", diretto da [[Alceste De Ambris]] e da [[Luigi Ciardi]]. Vi aderì
l' Unione sindacale milanese interventista che dopo la morte di [[Filippo Corridoni]] aveva come leader [[Edmondo Rossoni]]. <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/livio-ciardi_(Dizionario-Biografico)/ ''Livio Ciardi'' in Dizionario biografico Treccani]</ref>, con un programma di "conservazione rivoluzionaria", che inglobasse la lotta di classe entro la cornice della nazione
 
La UIL fu diretta dapprima da Edmondo Rossoni, che convocò il congresso di fondazioneottobre 1918, e poi, dal [[1919]], da [[Alceste De Ambris]].
 
L'Unione sindacale milanese ed i metalmeccanici che organizzava, la [[Camera del Lavoro]] di [[Parma]] ed i lavoratori agricoli che la componevano ne erano le roccaforti, ma ebbe influenza anche negli ambienti sindacali repubblicani romagnoli, fra gli operai di [[La Spezia]], nonché fra gli impiegati, specialmente di [[Roma]]. Il sindacato si distinse per le sue posizioni patriottiche, [[collettivismo|anti-collettiviste]], [[Partito Socialista Italiano|anti-socialiste]] e per il suo progetto di Parlamento corporativo legiferante (nell'ambito della riforma del Consiglio superiore del Lavoro), ma rimase un sindacato rivendicativo e, dopo l'uscita dei fascisti, ne subì gli attacchi.