Tazio Nuvolari: differenze tra le versioni

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[[File:Tazio Nuvolari.jpg|thumb|Tazio Nuvolari (a sinistra) insieme al suo meccanico Giovanni Battista Guidotti dopo la vittoria nel [[1930]] alla [[Mille Miglia]]]]
 
La morte di [[Gastone Brilli-Peri|Brilli-Peri]] nel marzo del [[1930]], a seguito di un incidente mentre provava la vettura sul percorso di gara del [[Gran Premio di Tripoli]], aveva lasciato l'[[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]] priva di uno dei suoi tre alfieri. Per colmare la lacuna creatasi, il Direttore generale della casa didel AresePortello [[Prospero Gianferrari]] decise di convocare Nuvolari, avendo individuato in lui il pilota più adatto da affiancare a [[Achille Varzi|Varzi]] e [[Giuseppe Campari|Campari]];<ref name="NuvAlfaIn">{{cita pubblicazione|titolo=Nuvolari, l'asso della velocità|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=5171&p=1&c=1#page/12/mode/2up|rivista=supplemento a Il Secolo Illustrato|numero=4|anno=1933|mese=settembre-ottobre|pp=17-20}}</ref> dopo un breve colloquio il mantovano venne assunto. Poche settimane più tardi era prevista la [[Mille Miglia]] e gli venne messa a disposizione una delle nuove [[Alfa Romeo 6C 1750|6C 1750]]. La gara fu caratterizzata da un lungo duello con Varzi che, dopo aver recuperato il distacco che aveva nella prima frazione, prese il comando a [[Terni]], ma nel tratto tra [[Ancona]] e [[Bologna]] Nuvolari fu in grado di recuperare quasi sette minuti di ritardo.<ref name="NuvAlfaIn"/> Dopo aver raggiunto il rivale a [[Vicenza]], giunti nei pressi di [[Peschiera del Garda]] durante la notte, avvenne uno degli episodi più noti della carriera del mantovano: al fine di far credere a Varzi di essere stato vittima di un guasto, spense i fari della propria auto e proseguì al buio, seguendo le luci di coda dell'avversario, salvo poi superarlo di sorpresa e andare a vincere la corsa.<ref name="NuvEsordioAlfa">{{cita|Moretti|pp. 27-34|cidMoretti}}.</ref> L'episodio divise i sostenitori dei due piloti, in quanto i tifosi di Varzi sostenevano che Nuvolari non avesse rispettato gli ordini di scuderia, anche se non risultava in realtà nessun comunicato di questo tipo da parte dei dirigenti dell'Alfa.<ref name="NuvAlfaIn"/>
 
Un mese più tardi Varzi riuscì a prendersi la rivincita trionfando alla [[Targa Florio]], mentre il mantovano non andò oltre il quinto posto, attardato da un guaio a una [[Balestra (meccanica)|balestra]].<ref>{{cita news|titolo=Vittoria italiana alla XXI Targa Florio|pubblicazione=Auto-Moto-Avio|data= 15 maggio 1930|numero=10|p=173}}</ref> Pochi giorni dopo la classica siciliana venne contattato da [[Enzo Ferrari]] che gli chiese se fosse stato disposto a correre alcune gare per la sua neonata [[Scuderia Ferrari|scuderia]] al volante di un'[[Alfa Romeo P2]].<ref name="NuvEsordioAlfa"/> Al termine di una fulminea trattativa, Nuvolari accettò l'offerta e fece il suo esordio nella corsa in salita [[Trieste]]-[[Opicina]], ottenendo la prima di tre vittorie consecutive.<ref name="NuvEsordioAlfa"/> Ad agosto conquistò poi il [[Tourist Trophy]] a [[Belfast]] davanti a Campari e Varzi, che rappresentava la sua prima affermazione in un Gran Premio di livello internazionale, e venne elogiato in maniera unanime dall'intera stampa inglese e dal pubblico accorso per la gara.<ref name="NuvEsordioAlfa"/> Nel frattempo aveva ripreso le corse in motocicletta, ma nonostante si fosse dimostrato ancora tra i più veloci, nell'ottobre dello stesso anno fece la sua ultima apparizione in moto sul [[Circuito del Tigullio]], classificandosi quinto.<ref name="NuvEsordioAlfa"/>