Flemmatico: differenze tra le versioni

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L'[[alimentazione]] consigliata per il flemmatico, così come quella prescritta in genere per curare un eccesso di [[flegma]], consisteva nell'introduzione di cibi caldi e secchi che riequilibrassero l'umore freddo e umido, secondo il principio [[Ippocrate|ippocratico]] ''[[contraria contrariis curantur]]'' («i contrari si curano con i contrari»): caldi e secchi erano tradizionalmente considerati, per [[analogia (filosofia)|analogia]] [[intuizione|intuitiva]] con le loro proprietà, ad esempio il [[piper nigrum|pepe]] e il [[vino rosso]],<ref name=giordo>Paolo Giordo, ''[https://books.google.it/books?id=KXicaG88xcYC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Iniziazione all'alimentazione terapeutica. La salute attraverso il cibo]'', pag. 42, Roma, Mediterranee, 2007.</ref> il [[finocchio]], la [[menta]], la [[frutta secca]], i [[ravanelli]], il [[sale]], le [[spezie]], ecc.<ref>{{cita web|http://www.altrogiornale.org/quando-la-medicina-alternativa-era-quella-tradizionale-il-cibo/|Medicina tradizionale}}</ref>
[[Galeno]] raccomandava in ogni caso di adottare delle [[dieta|diete]] personalizzate, che tenessero conto non solo del temperamento prevalente, ma anche dell'età, del sesso, dell'ambiente e dell'attività che si svolgeva.<ref name=giordo/> In presenza di un temperamento naturale e non di patologie, era anzi opportuno assecondarne talvolta la natura con alimenti apportatori della sua medesima qualità, anziché contrastanti.<ref>Angela Giallongo, ''[https://books.google.it/books?id=T3GDL3ZD4dMC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Il bambino medievale: educazione ed infanzia nel Medioevo]'', pag. 117, Dedalo, 1990.</ref>
[[File:Figure representing one of the four temperaments. Wellcome L0003191.jpg|thumb|upright=1.3|Il flemmatico raffigurato nell<nowiki>'</nowiki>''Iconologia'' di [[Cesare Ripa]] (1603)<ref>[[Cesare Ripa]], ''[https://books.google.it/books?id=wzxXAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Iconologia Del Cavaliere Cesare Ripa Perugino Notabilmente accresciuta d'Immagini]'', pag. 41, Costantini, 1765.</ref>]]
La mistica medievale [[Ildegarda di Bingen]] (1098–1179) tratteggiò la donna flemmatica come piuttosto taciturna, «di aspetto severo e colore nerastro; è forte e capace, si intravvede in lei qualcosa di mascolino. [...] Possiede vene grosse, è molto fertile e genera molti figli. [...] Nei suoi rapporti amorosi (a quanto dicono gli uomini) è lasciva e voluttuosa».<ref>Ferruccio Bertini, [[Franco Cardini]], Mariateresa Fumagalli, [[Vittorio Beonio Brocchieri|Beonio Brocchieri]], Claudio Leonardi, ''[https://books.google.it/books?id=fKBGDwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Medioevo al femminile]'', pp. 153-4, Laterza, 2010.</ref>
 
Per il filosofo tedesco [[Immanuel Kant]] (1724–1804), che elaborò una [[psicologia]] su basi [[morale|morali]], il temperamento flemmatico consiste invece in un'assenza di caratteri e interessi, quindi in una sostanziale negatività, rilevando in esso la mancanza delle due [[virtù|doti]] presenti invece nelle altre tre costituzioni, cioè dell'intelligenza (o ''[[sublime]]'') e dello spirito (il ''[[bello]]''):