Bernard Lewis: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 18:
 
== Biografia ==
Nato in Gran Bretagna da famiglia di origine [[ebraismo|ebraica]], Bernard Lewis si è appassionato in gioventù agli studi e alle lingue del Medio Oriente. Durante la [[seconda guerra mondiale]] prestò servizio nell'intelligence militare. "Falco" della [[Guerra fredda]], è stato tra i più influenti consiglieri per la [[Casa Bianca|Casa bianca]] e il [[Pentagono (edificio)|Pentagono]] in merito ai piani per l'[[Guerra in Iraq|invasione dell'Iraq]]<ref>{{Cita web|url=https://www.timesofisrael.com/netanyahu-lauds-bernard-lewis-as-one-of-the-great-scholars-of-the-middle-east/?utm_source=netanyahu-lauds-bernard-lewis-as-one-of-the-great-scholars-of-the-middle-east&utm_medium=desktop-browser&utm_campaign=desktop-notifications#|titolo=Netanyahu eulogizes Bernard Lewis as ‘great scholar, robust defender of Israel’|autore=By TOI STAFF and AFP|sito=The Times of Israel|lingua=Inglese}}</ref>.
 
{{Senza fonte|Considerato uno dei massimi studiosi del [[Vicino Oriente]], è stato professore nella [[School of Oriental and African Studies]] dell'Università di Londra e professore emerito di Studi sul Vicino Oriente alla [[Princeton University]], arabista e turcologo specializzato sulla [[storia dei popoli islamici]] e sui rapporti tra l'[[Islam]] e l'[[Civiltà occidentale|Occidente]]. È stato tra i curatori della Cambridge History of Islam.}}''.''
 
È stato tra i curatori della ''Cambridge History of Islam'', strumento di riferimento fondamentale per gli studiosi.
 
Muore il 19 maggio 2018 all'età di 101 anni<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Brian|cognome=Murphy|url=https://www.washingtonpost.com/local/obituaries/bernard-lewis-eminent-historian-of-the-middle-east-dies-at-101/2018/05/19/4f0db6b8-5bad-11e8-8836-a4a123c359ab_story.html|titolo=Bernard Lewis, eminent historian of the Middle East, dies at 101|pubblicazione=Washington Post|data=2018-05-19|accesso=2018-05-20}}</ref>.
 
== Pensiero ==
Le sue prese di posizioni assai critiche verso certe forme di pensiero dell'[[Islam]] moderno e contemporaneo gli sono valse alcune aspre contestazioni<ref>Paolo Branca, ''Separare fede e politica è la sfida dell'Islam'' Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2015.</ref> gli sono valse alcune aspre contestazioni, specialmente in ambiente islamico.
 
Nel 1976, tre anni prima della Rivoluzione islamica a Teheran, Lewis, sulla rivista conservatrice ''Commentary'', ha parlato di «Ritorno dell'Islam» in un momento in cui, ricorda in un recente articolo il discepolo Martin Kramer, la narrativa sul Medio Oriente era fondata sulle categorie politiche di destra e sinistra. Scrive Lewis di una «ricorrente riluttanza» a riconoscere «l'universalità della religione come un fattore nelle vite dei popoli musulmani»<ref>[http://www.lastampa.it/2016/06/08/cultura/luomo-che-previde-larrivo-della-jihad-eFgKb1cadTiBgA3zK7WdJI/pagina.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter Rolla Scolari, ''L'uomo che previde l'arrivo della Jihad'', La Stampa, 7 giugno 2016].</ref>.
 
In [[Francia]], negli [[Anni 1990|anni novanta]], la sua visione critica delle violenze perpetrate dai [[Giovani Turchi]] ai danni della minoranza [[Armeni|armena]] (che egli dubitava potessero essere bollate come "[[genocidio]]", limitandosi a qualificarle come "[[strage|massacri]]" in quanto non mossi dalla precisa volontà di eliminare tutti gli armeni) gli valsero una causa civile e la condanna alla simbolica multa di un franco. Il tribunale in prima istanza non volle infatti tener conto della libertà d'indagine e di pensiero dello storico. {{Senza fonte|Ad intentargli causa fu un'organizzazione che si batteva contro l'antisemitismo}}.
 
Con queste parole, il primo ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]], ha commemorato Lewis il giorno dopo la sua morte<ref>{{Cita web|url=https://www.timesofisrael.com/netanyahu-lauds-bernard-lewis-as-one-of-the-great-scholars-of-the-middle-east/?utm_source=netanyahu-lauds-bernard-lewis-as-one-of-the-great-scholars-of-the-middle-east&utm_medium=desktop-browser&utm_campaign=desktop-notifications#|titolo=Netanyahu eulogizes Bernard Lewis as ‘great scholar, robust defender of Israel’|autore=TOI STAFF and AFP|sito=The Times of Israel|lingua=Inglese}}</ref>:
 
{{Citazione|è stato uno dei più grandi storici del Medio Oriente nel nostro tempo. Gli saremo per sempre grati per la sua inossidabile difesa di Israele. Mi sentirò per sempre privilegiato per aver potuto assistere in prima persona alla sua straordinaria erudizione, e per aver potuto raccogliere inestimabili intuizioni dai nostri incontri nel corso degli anni}}
 
[[Edward Said]], invece, lo ha definito come un «politico attivo, lobbista e propagandista»<ref>{{Cita web|url=https://www.timesofisrael.com/netanyahu-lauds-bernard-lewis-as-one-of-the-great-scholars-of-the-middle-east/|titolo=Netanyahu eulogizes Bernard Lewis as ‘great scholar, robust defender of Israel’|autore=TOI STAFF and AFP|lingua=Inglese}}</ref>.
Il tribunale in prima istanza non volle infatti tener conto della libertà d'indagine e di pensiero dello storico. Ad intentargli causa fu un'organizzazione che si batteva contro l'[[antisemitismo]].
 
== Opere ==