La rivoluzione dreyfusiana: differenze tra le versioni

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'''''La rivoluzione dreyfusiana''''' (titolo originale [[Lingua francese|francese]]: ''La révolution dreyfusienne'') è un'opera del [[Filosofia|filosofo]] [[Francia|francese]] [[Georges Sorel]], pubblicata nel 1909.
 
Si tratta di un saggio [[Storia|storico]] e [[Filosofia politica|filosofico-politico]] che analizza la vicenda dell’dell'[[affare Dreyfus]] e le sue implicazioni per la società francese, con particolare riferimento alla posizione del movimento [[Socialismo|socialista]] rispetto ai contrasti, generati dall'Affare, tra la media e la grande [[borghesia]].
 
== Contesto storico ==
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== Sinossi ==
Nella prefazione al testo, l'autore dichiara che «l'affare Dreyfus non merita davvero di essere raccontato in dettaglio se non nella forma del romanzo d’appendiced'appendice; ma se lo si studia come rivoluzione, esso diventa interessante per il filosofo».<ref>{{cita|G. Sorel|p. 36|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref> Egli dunque non si impegna in una ricostruzione puntuale dei fatti storici, per i quali rimanda alla cronaca in più volumi di [[Joseph Reinach]] intitolata ''Histoire de l'affaire Dreyfus''. Al contrario, Sorel commenta alcuni aspetti politicamente significativi della vicenda, come lo scarto tra «motivi dichiarati e motivi reali»,<ref>{{cita|G. Sorel|p. 41|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref> il coinvolgimento degli [[Intellettuale|intellettuali]], la loro ipocrisia e il loro scadere nel «ridicolo»,<ref>{{cita|G. Sorel|pp. 47-52|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref> il ruolo della [[Chiesa cattolica]].<ref>{{cita|G. Sorel|p. 66|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref>
 
L'oggetto principale dell'interesse di Sorel, tuttavia, il quale giustifica il fatto che nel titolo si parli di «rivoluzione dreyfusiana»,<ref>M. Lavazza, ''Introduzione. L'affare Dreyfus come rivoluzione'', in {{cita|G. Sorel|p. 27|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref> è il mutamento politico che si è generato in concomitanza con l’affarel'affare Dreyfus e in gran parte a causa di esso: ossia il fatto che la grande [[borghesia]] che formava quella che Sorel chiama l’l'«aristocrazia repubblicana», e che si era schierata con i [[Nazionalismo|nazionalisti]] e con i [[Clericalismo|clericali]] contro Dreyfus, è stata vinta e soppiantata ai vertici dello Stato da quella media borghesia che invece era stata dreyfusarda.<ref>{{cita|G. Sorel|pp. 76-78|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref>
 
Nel notare questo avvenimento e nel fornirne un’interpretazioneun'interpretazione, Sorel, il cui punto di vista politico è quello del sindacalismo rivoluzionario (ovvero di una corrente del [[socialismo]] ostile al compromesso con le forze parlamentari moderate), nota anche come i socialisti francesi, di cui [[Jean Jaurès]] è ai suoi occhi il rappresentante più tipico, hanno a loro volta subito una sconfitta da parte della media borghesia unita sotto la bandiera del dreyfusismo: essi infatti, accettando di associarsi a questa classe nella lotta per rendere giustizia a Dreyfus, hanno fatto passare in secondo piano la lotta per l’affermazionel'affermazione dei diritti dei lavoratori, nella quale la borghesia (media come grande) andava in ogni caso trattata, secondo Sorel, come un nemico, e non come un alleato.<ref>M. Lavazza, ''Introduzione. L'affare Dreyfus come rivoluzione'', in {{cita|G. Sorel|pp. 21-27|titolo=La rivoluzione dreyfusiana e Lettere a Benedetto Croce}}.</ref>
 
== Note ==