Roberto d'Angiò: differenze tra le versioni
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All'età di undici anni, nel corso della [[guerra del Vespro]] fu [[ostaggio]], assieme ai fratelli [[San Ludovico di Tolosa|Luigi]] e [[Raimondo Berengario di Andria|Raimondo Berengario]], del re [[Alfonso III d'Aragona]], tra il [[1288]] e il [[1295]]. Dopo la morte del fratello [[Carlo Martello d'Angiò|Carlo Martello]] ([[1295]]), Roberto divenne [[Erede al trono|erede]] al [[Regno di Sicilia|trono di Sicilia]].
In seguito al [[Trattato di Anagni]] ed in cambio della [[Rinuncia (diritto)|rinuncia]] di [[Giacomo II d'Aragona]] alla [[Sicilia!|Sicilia]], il 23 marzo del [[1297]], a [[Roma]], ne sposò la sorella [[Jolanda d'Aragona|Jolanda (o Violante)]], figlia del [[re di Aragona]] [[Pietro III di Aragona]] e della regina [[Costanza di Hohenstaufen|Costanza di Sicilia]], figlia del re di Sicilia [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] (quindi nipote dell'imperatore [[Federico II di Svevia]]) e di [[Beatrice di Savoia
Non ci fu però tregua fra le due [[casata|casate]] e i [[Barone|baroni siciliani]] lo avevano rifiutato, ed avevano eletto re il fratello di Giacomo, [[Federico III d'Aragona]]. La guerra riprese con violenza e dopo che una flotta aragonese-napoletana aveva riportato la vittoria sui siciliani nel [[1299]], lo scontro si era spostato in Sicilia, dove i figli di Carlo II lo Zoppo, Roberto col fratello, [[Filippo I d'Angiò|Filippo I di Taranto]], avevano conquistato [[Catania]] e [[Assedio|cinto d'assedio]] [[Messina]]; Federico però aveva riportato una notevole vittoria, nella [[Falconara|piana di Falconara]] (Trapani), aveva resistito a Messina, facendo prigioniero Filippo, e resisteva in [[Calabria]].
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