Coppa Federale 1915-1916: differenze tra le versioni

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==La sospensione del campionato==
Non appena il 22 maggio 1915 il [[governo italiano]] decretò lo stato di mobilitazione preliminare all'entrata nella [[Prima guerra mondiale]], la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Figc]] dispose frettolosamente la sospensione del campionato in corso, a cui mancava solo l'ultima giornata delle finali e la [[finalissima]]. Il provvedimento fu aspramente criticato in particolare dalla capolista [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], che si sentì defraudata della vittoria. La Federazione tuttavia rassicurò il sodalizio ligure che il torneo sarebbe stato regolarmente portato a termine non appena la guerra si sarebbe conclusa. Bloccatosi il fronte nelle trincee montane e dell'[[Isonzo]], la situazione in cui ci si venne a trovare vedeva da un lato le società che, seppur avendo perso diversi giocatori arruolati nell'esercito, erano ancora in grado di schierare formazioni complete, mentre dall'altro lato c'era la Federazione, che avendo ancora il campionato del 1915, e il relativo titolo, in sospeso, non poteva certo organizzarne uno nuovo. La soluzione si trovò organizzando una Coppa Federale sul modello del campionato, ma senza titolo di Campione d'Italia in palio. Al momento dell'istituzione del torneo, gli Organi Federali si aspettavano una massiccia adesione dalle squadre affiliate. Tuttavia, soltanto 15 squadre risposero all'appello. L'assenza di maggior scalpore fu quella della [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]]. La [[{{Calcio Cremonese]]|N}}, inizialmente iscritta e inserita nel girone con Modena e Bologna, chiese ed ottenne l'esonero dalla partecipazione adducendo come motivo l'alto costo previsto delle trasferte in Emilia. Fu quindi rimpiazzata dall'[[Audax Modena]].<ref>Il Football, anno II, n. 33</ref><ref>Il Football, anno II, n. 36</ref> Fece discutere poi la decisione unilaterale della Federazione di escludere dal torneo le squadre del Centrosud, le quali affidarono alla [[Gazzetta dello Sport]] la loro vibrante protesta, a dimostrazione che questa Coppa era sentita come un vero campionato.<ref>Chiesa, La grande storia del calcio italiano, p. 72.</ref> Data la pericolosa collocazione geografica, ci fu anche l'assenza delle compagini venete.
 
==Formula==