Pompa: differenze tra le versioni

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Presso il Museo di Fisica di Sapienza Università di Roma sono conservate diverse pompe provenienti dal gabinetto fisica della Sapienza e dalla Regia Università di Via Panisperna, tra le quali
* '''pompa Golaz a un cilindro con ingoio''':si tratta di una [[pompa volumetrica]] realizzata nella seconda metà dell'Ottocento per la necessità di operare a pressioni sempre maggiori per poter esaminare il comportamento dei [[gas]], in particolare per determinare le condizioni alle quali avviene il loro [[Transizione di fase|passaggio di stato]]. La pompa Golaz è facile da manovrare per la presenza del volano che distribuisce in modo costante lo sforzo dell'utilizzatore. Fu ideata per operare con gli apparati costruiti per [[Henri-Victor Regnault|V. Regnault]], professore all'Ecole Polytechnique di Parigi. Per limitare le fughe che si producono alle valvole quando queste siano costruite interamente in metallo, solidalmente con i dischi delle valvole è posto un disco in cuoio, intagliato da due fenditure a mezzaluna, che opera come guarnizione del pistoncino della valvola metallica. Con questa pompa usata come premente si potevano ottenere fino a 20 [[Atmosfera (unità di misura)|atmosfere]]; poteva essere utilizzata anche come aspirante grazie alla disposizione delle valvole<ref>{{Cita web|url=http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/museo/p6.html|titolo=Pompa Golaz a un cilindro con volano|sito=www.phys.uniroma1.it|accesso=2016-05-17}}</ref>.
* '''pompa premente a due cilindri in vetro:''' a [[Ctesibio]] fu attribuita l'invenzione della pompa a compressione, dotata di un pistone che si muove all'interno di un cilindro, muniti di valvole e denominata ''siringa.'' In seguito si realizzò una macchina per comprimere l'aria, caratterizzata da una campana di vetro serrata fra due piatti, tenuti da colonnine con dadi o galletti, e racchiusa in una rete per proteggere l'operatore dalle schegge causate da una eventuale esplosione, successivamente sostituita con un cilindro di vetro spesso al fine di ridurre la probabilità di esplosione. Nel secondo [[XIX secolo|Ottocento]] furono costruiti alcuni tipi di pompe per rarefare utilizzabili pure per comprimere, ma con risultati modesti; furono ideate invece le prime macchine apposite per esperienze sulla compressibilità dei [[gas]] e per la loro liquefazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/museo/p1.html|titolo=Pompa a due cilindri in vetro con manometro|sito=www.phys.uniroma1.it|accesso=2016-05-18}}</ref>
* '''campana pneumatica con manometro:''' nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]] invalse l'uso di collegare al percorso d'aspirazione della pompa pneumatica un [[manometro]] ideato da [[John Smeaton|Smeaton]] nel [[1751]] ca., composto da una provetta contenente un barometro tronco a sifone nel quale del [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]] riempie parte delle branche di un tubicino piegato ad U, una delle quali chiusa. Verso la cima della branca chiusa si crea una strozzatura nel tubicino per evitare che il mercurio, tornando indietro troppo velocemente al ritorno dell'aria nella provetta, lo possa infrangere. Il [[sifone]] è fissato su una tavoletta graduata la cui scala ha lo zero a metà: si misurerebbe una [[pressione]] uguale a zero quando le altezze delle due branche del mercurio coincidessero fra loro e con lo zero della scala. Ciò che rende utile questo manometro è la sua piccola taglia, mentre non è in grado di dare indicazioni fino a che la pressione (misurata in [[Torr|mmHg]]) non diviene inferiore alla distanza (in mm) fra la cima e il fondo della branca chiusa. Per misurare costantemente la pressione sarebbe necessario un [[Tubo di Torricelli|barometro di Torricelli]].<ref>{{Cita web|url=http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/museo/p5.html|titolo=Campana pneumatica con manometro|sito=www.phys.uniroma1.it|accesso=2016-05-18}}</ref>