Stefano Munafò: differenze tra le versioni

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Quando, sotto l'impulso di [[Enzo Siciliano]] e di [[Liliana Cavani]], la Rai decide di creare per tutte e tre le reti una struttura unitaria per il cinema e la fiction (''Rai Cinemafiction''), diventa vice di [[Sergio Silva]], per succedergli come direttore di [[Rai Fiction]] nel [[1998]].<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/01/05/Spettacolo/TV-MUNAFO-IN-RAI-CE-UN-ECCESSO-DI-FICTION_160000.php|titolo=Adnkronos}}</ref>
 
Appartengono al periodo della sua direzione una serie di primati conseguiti nei principali format della fiction: quello del maggiore ascolto per un “seriale“ in prime time, con le prime edizioni di “[[Un medico in famiglia]]”; quello del maggiore ascolto assoluto di una mini serie, “Papa Giovanni“ di [[Giorgio Capitani]] e Francesco Scardamaglia, con la performance del 51,44 % di share; quello della “serie all'italiana” con più longevità e maggior ascolto: “Il[[Il maresciallo Rocca“Rocca]] di Laura Toscano e Giorgio Capitani; quello del riconoscimento unanime alla “qualità”, da parte della critica internazionale, per “[[La meglio gioventù]]“ di Rulli, Petraglia e Giordana.
 
Nel luglio del [[2002]], si dimette dalla Rai in polemica con il direttore generale [[Agostino Saccà]] <ref>[http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Rai-Stefano-Munafo-lascia-l-incarico-di-direttore-di-Rai-Fiction www.e-duesse.it/]</ref> per iniziare una collaborazione giornalistica, in tema di Tv, prima con “Punto-Com” e poi come collaboratore fisso con “[[Il Riformista]]” dal 2006 al 2010.