Battaglia di Dogali: differenze tra le versioni

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== La premessa alla battaglia ==
{{vedi anche|Guerra d'Eritrea|Assedio di Saati}}
La battaglia era evitabile e rappresenta la 《vetta del delirio patriottardo》 italiano.
Quando gli italiani si avvicinano. Dogali, a Massaua tutti sanno che ras Aula è in loro attesa. Il buon senso e i manuali di tattica militari avrebbero consigliato un ripiegamenti ma gli italiani decidono per la resistenza a oltranza. <ref>Angelo Del Boca: "gli italiani in africa orientale vol 1",Mondadori, Milano, 2001 pp.239-276</ref>
La mattina del 25 gennaio [[1887]] venne respinto un assalto di circa 25.000 abissini guidati da [[Ras (titolo)|Ras]] [[Alula Engida]] [[Assedio di Saati|contro il forte italiano di Saati]] dove, al comando dal [[maggiore]] Boretti, non vi erano che 700 uomini (di cui 300 [[àscari]]) e 2 cannoni<ref>Emilio Bellavita, ''La battaglia di Adua'', Gherardo Casini Editore, 1930, ISBN 978-88-6410-026-5, pagina 45</ref>. Il presidio si difese eroicamente e, dopo circa quattro ore di lotta, riuscì a respingere il nemico infliggendogli forti perdite. Da parte italiana si ebbero soli 5 morti (fra i quali il [[tenente]] Cuomo) e tre feriti.<ref name="Bellavita46"/> Boretti si rese però conto che non avrebbe potuto resistere ad un altro attacco visto che al forte scarseggiavano viveri e munizioni. Così chiese rifornimenti al forte di Moncullo.