Inshallah: differenze tra le versioni

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Seppure a un mero livello letterale questa non ha connotazioni [[islam]]iche, di fatto la locuzione deriva del [[Corano]], il quale alla [[sura]] ''[[Al-Kahf]]'' ('La caverna') recita:
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|{{citazione|Non dire mai di nessuna cosa: “Sicuramente domani farò questo”, senza dire: “se Allah vuole”. Ricordati del tuo Signore quando avrai dimenticato di dirlo e di': “Spero che il mio Signore mi guidi su una direzione ancora migliore”.|XVIII, 23-24 <ref>Traduzione da: ''Il Corano'', a cura di Hamza Roberto Piccardo, Newton Compton Editori.</ref>}}
|{{citazione|E non dire di nessuna cosa: “La farò domani”, senza aggiungere: “se Dio vuole”. E se lo dimentichi, invoca il nome del Signore e di': “Può darsi che il Signore mio mi guidi a far cose di questa più rette”.|XVIII, 23-24 <ref>Traduzione da: ''Il Corano'', a cura di Alessandro Bausani, Biblioteca Universale Rizzoli.</ref>}}
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Tipica dell'Islam, dunque, riassume in sé stessa la fede musulmana quale 'totale sottomissione dell'uomo a Dio': l'affidarsi alla sua volontà in ogni momento e circostanza della vita manifesta, in modo esemplare, l'atteggiamento del fedele di [[Allah]].