Francesco II delle Due Sicilie: differenze tra le versioni
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=== L'esilio ===
Giunto a Roma, Francesco II fu prima ospitato al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] dal [[papa Pio IX]] per passare poi a [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]], di proprietà dei Borbone, perché ereditato dalla sua ava Elisabetta. Rimase a [[Roma]] fino al [[1870]].<ref>{{cita libro | nome= Marianna| cognome= Borea| titolo= L'Italia che non si fece| anno= 2013| editore= Armando| città= Roma}}. Pag. 265.</ref> Durante questo periodo compì alcuni tentativi di organizzare una resistenza armata nell'ex Regno. Il suo matrimonio rimase non consumato per molti anni, e ciò era dovuto al fatto che il Re soffriva di [[fimosi]]. La timidezza e il fanatismo religioso di Francesco avevano anche impedito alla coppia di sviluppare qualsiasi tipo di intimità fisica
Dopo la definitiva partenza da Roma Francesco II si stabilì con la moglie a [[Parigi]]. Risiedette stabilmente nella capitale francese, da dove si allontanò solo per brevi viaggi, in [[Austria]] e in [[Baviera]], presso i parenti della moglie. Visse privatamente, senza grandi mezzi economici, perché Garibaldi aveva confiscato tutti i beni dei Borbone, e il Governo italiano ne propose la restituzione a Francesco II, ma solo al patto di rinunciare ad ogni pretesa sul trono del Regno delle Due Sicilie, cosa che egli non accettò mai, rispondendo sdegnato: "Il mio onore non è in vendita".
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