Un uomo un'avventura: differenze tra le versioni

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}}
'''''Un uomo un'avventura''''' è stata una [[collana editoriale|collana]] di volumi a [[Fumetto|fumetti]] di genere avventuroso pubblicata dal [[1976]] al [[1980]] dalle [[Edizioni Cepim|Edizioni CEPIM]].<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/7473|titolo=Un Uomo un’Avventura|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-08-31 agosto 2017}}</ref> La collana, distribuita in edicola malgrado si trattasse di fumetti d'autore, pubblicava [[romanzo grafico|romanzi grafici]] appositamente realizzati e autoconclusivi, presentando a ogni uscita una storia e un autore differente, scelto tra i maggiori fumettisti italiani e internazionali dell'epoca.<ref name="Marchese2006">{{citecita booklibro|authorautore=Giovanni Marchese|titletitolo=Leggere Hugo Pratt: l'autore di Corto Maltese tra fumetto e letteratura|url=https://books.google.com/books?id=od-isHizDgwC&pg=PA66|yearanno=2006|publishereditore=Tunué|isbn=978-88-89613-17-7|pagepagina=66}}</ref>
 
== Storia editoriale ==
La serie fu molto innovativa per l'epoca, dato che pubblicava [[romanzo grafico|romanzi grafici]] autoconclusivi realizzati appositamente dai maggiori autori;<ref name="Marchese2006" /> gli albi erano cartonati e di grande formato con una foliazione a 48 tavole a colori stampate su carta patinata ad altra [[grammatura]], caratteristiche fino ad allora riservate alle pubblicazioni d'arte da libreria. Sulla copertina di ogni numero era presente solo il nome del disegnatore e non anche quello dell'autore dei testi: in effetti molte delle storie erano scritte e disegnate dallo stesso autore. Agli autori era lasciata massima libertà creativa, in contesti narrativi molto realistici, differentemente da quanto accadeva nella tradizionale produzione seriale della CEPIM<ref name="Marchese2006" /> (futura [[Sergio Bonelli Editore]]), rivolta ai ragazzi più che agli adulti.<ref>{{citecita booklibro|titletitolo=Panorama|url=https://books.google.com/books?id=5IE7AQAAIAAJ|datedata=gennaio 1977|publishereditore=Mondadori|pagepagina=61}}</ref>
 
Il primo numero fu preceduto da un numero di prova nel settembre 1976 realizzato con una veste grafica leggermente diversa e conteneva ''[[L'uomo del Nilo]]'' di [[Sergio Toppi]], la storia che poi sarebbe stata ripresentata nel primo volume.<ref>{{cita libro|titolo=L'audace Bonelli. L'avventura del fumetto italiano|editore= FactaManent|città= Napoli|anno= 2010|p=188}}</ref>
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Nel [[1978]] [[Magnus (fumettista)|Magnus]] propose alla casa editrice un albo intitolato ''L'uomo di Lugo'' che avrebbe dovuto svolgersi nella [[Romagna]] della metà ottocento incentrata sul [[brigante]] [[Stefano Pelloni]]; la storia fu sceneggiata, ma non fu mai disegnata a causa dei lunghi tempi di lavorazione previsti.<ref>La copertina e alcuni disegni preparatori furono esposti nella mostra ''Magnus. Pirata dell'immaginario'' aperta il 14 e il 13 marzo 2007 a Bologna durante la 1ª edizione di [[Bilbolbul Festival internazionale di fumetto]]</ref>
 
Nel [[1995]] l'editrice [[Hobby & Work]] ristampò a colori 24 dei 30 albi nella collana ''I grandi del fumetto'' escludendo i volumi realizzati da Hugo Pratt, ''L'uomo delle piramidi'' di Enric Siò e ''L'uomo del Giappone'' di Robert Gigi.<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/3339|titolo=I Grandi del Fumetto|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-08-31 agosto 2017}}</ref>{{-}}
 
=== Elenco dei volumi ===
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L'ingegnere americano Regan, accompagnato da un distinto capitano militare suo connazionale, sta per raggiungere la capitale: lavorerà infatti a una ferrovia locale, per conto di una ditta statunitense. Regan non nutre grande rispetto per i cinesi, e anzi ritiene che questi dovrebbero ringraziare - e non disprezzare - le numerose imprese straniere impiantate sul suolo cinese, visto che stanno traghettando un Paese arretrato verso la modernità; non di questo parere del capitano, il quale è di idee più concilianti. Il convoglio che li sta portando in città viene fermato dalle prime scintille dell'imminente rivolta portata avanti dai "Boxer", una società segreta di fanatici stanchi delle ingerenze straniere in Cina. Scesi dal treno, Regan e il capitano devono battersi con i rivoltosi per permettere al mezzo di ripartire, rimanendo appiedati e in territorio ostile.
 
Il capitano viene ferito da alcuni miliziani, ma i due trovano rifugio presso la dimora del ricco principe Ling: costui apprezza la cultura occidentale, ma tuttavia è fermamente convinto della bontà delle azioni dei Boxer, e si scontra verbalmente con Regan, che ritiene che la loro violenza non possa essere giustificata in alcun modo. Quando Ling, segretamente in contatto con i Boxer, rivela loro che questi hanno intenzione di prendere d'assalto le ambasciate internazionali a Pechino, Regan decide di non perdere tempo, e tenta una rocambolesca fuga dalla tenuta con il capitano, dopo aver tramortito il principe.
 
Nel corso del loro viaggio verso Pechino i due cercano di quietare gli episodi di violenza in cui si imbattono, e salvano anche una fanciulla protestante che stava per essere linciata dalla folla. I tre vengono recuperati da un'imbarcazione giapponese, che li porta in città. Qui Regan ha modo di avvertire le ambasciate, che tentano una disperata difesa contro i Boxer: questi ultimi sono infatti in segreto appoggiati dall'imperatrice [[Cixi]], la quale non fornisce loro apertamente appoggio, ma ha comunque aperto gli arsenali militari, permettendogli così di porre sotto assedio le legazioni.
 
I giorni successivi vedono Regan e i soldati americani giunti in soccorso delle ambasciate organizzare una resistenza, e occuparsi dei civili, spesso coinvolti loro malgrado negli attacchi dei Boxer. Nel corso di una notte relativamente tranquilla, Regan e un suo compagno cercano di penetrare nelle linee nemiche per mettere fuori gioco un cannone pesante che sta distruggendo gran parte delle abitazioni circostanti, per permettere poi alla retroguardia di penetrare nella zona e reprimere i Boxer. Giunto da solo nei pressi dell'arma, Regan scopre che Ling è passato dalle parole ai fatti, e sta aiutando in prima persona i rivoltosi. Regan fa saltare in aria il cannone, e dopo essersi scontrato con Ling riesce a metterlo K.O. e gettarlo nel fiume.
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Bobby Crane, giovane egittologo fresco di laurea, è al [[Il Cairo|Cairo]] per godersi una breve vacanza post-studi. Nel corso dei suoi vagabondaggi per la città si imbatte in Nancy, una bellissima fanciulla maltrattata dal suo amante geloso, un tipo losco di nome Adams: mentre sta assistendo all'ennesimo episodio di violenza fra i due, Bobby si intromette e mette Adams K.O. Scocca fatalmente la scintilla fra lui e la ragazza, la quale abbandona all'istante il vecchio fidanzato e decide di comune accordo di partire con Bobby per una spensierata e un po' folle settimana in giro fra le meraviglie dell'Egitto antico.
 
Durante il loro ultimo giorno insieme, nel corso di una visita alla [[Valle dei Re]] i due fanno una scoperta fortuita e sensazionale: una tomba risalente al [[Nuovo Regno]], inviolata, con il suo inestimabile corredo ancora intatto. Bobby è sul punto di tornare al Cairo per riferire alle autorità del ritrovamento, quando Nancy lo tenta e lo convince a rubare la preziosissima maschera funeraria del faraone ivi seppellito: la rivenderanno nel mercato nero e con il ricavato potranno spassarsela insieme in giro per il mondo.
 
Nancy torna in città per mettere a punto i preparativi per la partenza, e Bobby, la notte seguente, trafuga il prezioso cimelio: nell'oscurità viene sorpreso da alcuni guardiani, ma il breve inseguimento lo vede uscire vittorioso, e ha così la possibilità di rincontrarsi con Nancy nel luogo stabilito. Una volta arrivato sul posto, tuttavia, ha una sorpresa: la ragazza è infatti accompagnata da Adams, con il quale si è riconciliata. I due tentano di sottrarre la maschera che Bobby porta con sé, ma questi sconfigge, di nuovo, l'uomo in un corpo a corpo, e dice addio definitivamente a Nancy. Poi, ravvedutosi, si presenta alle autorità egiziane per denunciare la scoperta archeologica.
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|L'album è ambientato nelle campagne che circondano [[Pskov]]. È il settembre del [[1919]]: ancora infuria in [[Russia]] la [[guerra civile russa|guerra civile]], che vede fronteggiarsi l'[[Armata Rossa]] rivoluzionaria, comandata da [[Lev Trockij|Trockij]], e l'[[Armata Bianca]] controrivoluzionaria, appoggiata dalle potenze europee dell'[[Triplice Intesa|Intesa]] e guidata, fra gli altri, dal generale [[Nikolaj Nikolaevič Judenič|Judenič]].
 
L'avanguardia dell'Armata Bianca sta liberando la strada al generale Judenič, il quale vuole raggiungere ed espugnare Mosca. Non sono molti, in realtà, i rivoluzionari che combattono nella zona di Pskov; e tuttavia il capitano del distaccamento, Laškevič, per non "fare brutta figura" quando Judenič arriverà, fa fucilare sommariamente molti dei contadini indifesi che abitano la zona. Il suo braccio destro, il giovane tenente Orlov, è sempre più perplesso di fronte alla violenza del suo superiore, ma ciononostante obbedisce puntualmente agli ordini che gli vengono impartiti.
 
A dir la verità alcuni sbandati dell'Armata Rossa sono effettivamente attivi nella zona. Li guida l'esperto Lev, il quale mostra a Laškevič di che pasta sono fatti lui e i suoi uomini quando fanno saltare in aria alcune mitragliatrici pesanti dei Bianchi nascoste nei dintorni, uccidendo anche i soldati di guardia. La reazione del capitano è ovviamente spietata, ma dal momento che gli assalitori sono nascosti, la rappresaglia guidata dall'insofferente Orlov ancora una volta colpisce i contadini più deboli. Gli uomini di Lev hanno trovato rifugio nel ben protetto casolare di due giovani donne simpatizzanti dei Rossi. Uno di loro, Osip, è però in segreto un agente dell'[[Ochrana]], la polizia zarista, e quando avvista due degli uomini di Laškevič si avvicina e mostra loro la posizione del rifugio. Lev scopre il doppio-gioco di Osip e gli spara, ma è troppo tardi.