Zecchino d'Oro: differenze tra le versioni
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[[File:Tortorella 1968.jpg|upright=0.8|thumb|[[Cino Tortorella]] vicino a Barbara Ferigo nel 1968]]
L'intuizione e l'idea di uno spettacolo per bambini che promuovesse la musica a loro dedicata si devono al presentatore [[Cino Tortorella]]. Già famoso grazie al programma della [[tv dei ragazzi]] ''Zurlì, il mago del giovedì'', in cui interpretava il ruolo del [[Mago Zurlì]], fu contattato da alcuni imprenditori che organizzavano alla [[Triennale di Milano]] il "Salone del Bambino" e gli chiesero di inventare una trasmissione per quell'occasione. Tortorella pensò a una sorta di [[Festival di Sanremo]] per bambini. La trasmissione andò in onda per la prima volta il
Tortorella strutturò la prima edizione dello ''Zecchino d'Oro'' come una successione di momenti rievocativi (con qualche libera interpretazione) della favola di [[Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino|Pinocchio]], sino al momento in cui in scena si faceva rivivere la nascita dell'albero degli zecchini d'oro, da cui il nome della rassegna canora. ''Lettera a Pinocchio'' (dal famoso [[incipit]] ''Carissimo Pinocchio, amico dei giorni più lieti''), dedicata al famoso burattino di legno, scritta da [[Mario Panzeri]], ha conosciuto una straordinaria fortuna anche al di fuori della manifestazione canora ed è stata interpretata poi da [[Johnny Dorelli]].
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