Giacinto Menotti Serrati: differenze tra le versioni

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Il 1º novembre 1914 sostituì [[Benito Mussolini|Mussolini]] alla direzione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Avanti!]]'', conducendo sul quotidiano socialista una forte campagna contro l'intervento italiano nella [[prima guerra mondiale]]. Nel settembre 1915, e poi nell'aprile 1916 fu inviato alla [[Conferenza di Zimmerwald]] e a quella [[Conferenza di Kienthal|di Kienthal]], dove si verificarono significative convergenze con le componenti di sinistra dei partiti operai socialisti ed anche con i bolscevichi. Nell'agosto 1917, durante i moti torinesi per la mancanza di pane, fu arrestato e trasferito alle Carceri Nuove.
 
Nel [[1919]] fu a capo della frazione [[Massimalismo (politica)|massimalista]] dei ''comunisti unitari'' divenuta maggioritaria nel [[XVI Congresso del Partito Socialista Italiano|congresso di Bologna]], e nel [[1921]] sottoscrisse il documento degli "unitari" del [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|congresso di Livorno]], che tuttavia portò alla scissione della frazione dei ''comunisti puriastensionisti'' di [[Amadeo Bordiga]] e alla nascita del [[Partito Comunista d'Italia]].
 
Continuò dalle colonne dell'''Avanti!'' a condurre una forte polemica contro il nascente movimento [[fascismo|fascista]], e nell'aprile del 1923 un suo editoriale considerato diffamatorio gli costò un'aggressione di [[squadrismo|squadristi]] nel centro di Milano.