Vergine delle Rocce (Parigi): differenze tra le versioni

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==Storia==
===La commissione===
Il 25 aprile [[1483]] Bartolomeo Scorione, priore della Confraternita milanese dell'Immacolata Concezione (una [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] laica maschile), stipulò un contratto per una pala da collocare sull'altare della cappella della Confraternita nella [[chiesa di San Francesco Grande (Milano)|chiesa di San Francesco Grande]] (oggi distrutta) col giovane artista arrivato circa un anno prima da [[Firenze]]. Per Leonardo era la prima commissione che otteneva a Milano, dove era stato accolto tiepidamente. Al contratto presenziarono anche i più noti fratelli pittori [[Evangelista De Predis|Evangelista]] e [[Giovanni Ambrogio de Predis|Giovanni Ambrogio De Predis]], che ospitavano Leonardo nella loro abitazione vicino a [[Porta Ticinese]]<ref name="M20">Magnano, cit., pag. 20.</ref>. WLF
 
Il dettagliatissimo contratto prevedeva un trittico. Nella pala centrale la Madonna con un ricco abito di "broccato doro azurlo tramarino" e "con lo suo fiollo", Dio Padre in alto, anche lui con la "vesta de sopra brocato doro", un gruppo di angeli alla "fogia grecha" e due profeti. Nelle due parti laterali i confratelli chiedevano quattro angeli, "uno quadro che canteno et l'altro che soneno"<ref>Pietro C. Marani, ''Leonardo, la carriera di un pittore'', Federico Motta Editore, Milano, 1999, pag. 343-344.</ref>. Le tavole laterali, affidate ai De Predis, dovevano mostrare angeli in gloria, il tutto per un compenso di ottocento lire imperiali da pagarsi a rate fino al febbraio [[1485]]<ref name="M20"/>. L'intelaiatura lignea venne invece affidata a [[Giacomo Del Maino|Giacomo del Maino]].