Collocazione (linguistica): differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la posizione occupata da un singolo volume in una collezione libraria|Collocazione (biblioteconomia)}}
In [[linguistica]] la '''collocazione''' è un particolare tipo di combinazione lessicale (detta anche "'''[cooccorrenza'''"<ref>https://www.dizionario-italiano.it/dizionario-italiano.php?lemma=COOCCORRENZA100 cooccorrenza]'''"</ref>). Il termine deriva dal latino ''colloco'', che vuol dire 'metto insieme'. Le collocazioni sono espressioni formate da due parole (o più) in cui, al ricorrere dell'una l'altra cooccorre, cioè tende a presentarsi insieme all'altra (spesso accanto all'altra) con maggiore facilità rispetto ad altre che, semanticamente, assolverebbero altrettanto bene l'esigenza di rinviare ad un dato significato: così, per uso e consuetudine, in italiano si dice ''lanciare un appello'', ma non ''tirare un appello'', nonostante, in generale, ''lanciare'' e ''tirare'' siano [[Sinonimia|sinonimi]]. Le collocazioni svolgono un importante ruolo comunicativo, favorendo il passaggio di informazioni nella comunicazione linguistica, soprattutto quella quotidiana, prestandosi al ruolo di mattoncini lessicali prefabbricati con cui comporre il testo.<ref>Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, ''Scrivere in italiano. Dalla pratica alla teoria'', Carocci, 2013, ISBN 978-88-430-6272-0, p. 295.</ref><ref>Paola Tiberii, ''Dizionario delle collocazioni'', Zanichelli, 2017, ISBN 978-88-08-27868-5, p. 3.</ref>
 
== Definizione ==