Disc jockey: differenze tra le versioni

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== La figura del DJ ==
Il disc jockey è di solito un professionista dell'intrattenimento il cui compito è di selezionare, molto spesso in una discoteca o in un club, a seconda dei gusti del pubblico, delle occasioni, ma anche del suo stile personale, [[brano musicale|brani musicali]] di vario [[genere musicale|genere]], attraverso un impianto di amplificazione, del quale l'ambiente stesso è munito, e al quale è collegata la ''consolle'' (o ''disco-consolle''). Attraverso questa consolle, con la tecnica del [[mixaggio]] (in inglese ''mix''), è possibile unire in sequenza più tracce provenienti da diversi supporti sonori, come il [[disco in vinile]] o il [[compact disc]], in modo da ottenere un unico flusso musicale che risulti piacevole all'ascoltatore.
 
L'attività svolta dal disc jockey, al fine di creare mix di suoni in maniera limpida, è definita con il termine inglese ''DJing'', attività che richiede conoscenze teorico-pratiche di carattere musicale ed [[elettronica|elettronico]].
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Dopo la fine della seconda guerra mondiale vennero introdotte macchine amplificate elettricamente che sostituivano con il tempo dispositivi acustici quali i grammofoni, i quali amplificavano la lettura di un solco in vinile semplicemente con l'ausilio di una campana tromboidale posta direttamente sulla puntina stessa. Questa trasformazione condusse ad uno sviluppo della diffusione sonora, e grazie agli amplificatori, il suono poteva distribuirsi attraverso casse acustiche a funzione elettro-magnetica in grado di aumentare la potenza di distribuzione e potevano coprire, acusticamente parlando, ambienti più ampi. Le feste che ricorrevano sempre più numerose, grazie a questa tecnologia, senza necessariamente una band, soprattutto negli Stati Uniti, avevano la funzione di socializzazione tra individui. Tuttavia divenne indispensabile la presenza di una persona atta alla selezione musicale, in quanto la durata dei dischi era comunque limitata, e se si voleva mantenere una sequenza temporale riducendo le interruzioni, era quindi importante la presenza di qualcuno che sostituisse i supporti, cioè il disk jockey. Secondo altri, la nascita del DJ coincide con i primi esperimenti [[Radio (mass media)|radiofonici]], nel momento in cui i pionieri delle trasmissioni via radio collegavano [[giradischi]] a [[Trasmettitore|trasmettitori]]. Naturalmente era necessaria una persona addetta a selezionare tali dischi, cioè il DJ, con l'uscita allo scoperto della discoteca e l'esportazione in America negli anni [[1960|sessanta]], dove verrà coniato appunto il termine di DJ (''disc jockey'', letteralmente "fantino dei dischi").Il primo mixaggio avvenne in una chiesa sconsacrata di New York, frequentata da omosessuali, dove il DJ modificò dei piatti [[Thorens (azienda)|Thorens]] a trazione a cinghia, inserendoci il controllo della velocità. I primi due dischi mixati furono un pezzo di [[Manu Dibango]] e uno dei [[Led Zeppelin]].
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]], arrivaronogiunse la ''Saturday Night Fever'' ([[La febbre del sabato sera]]) e la ''[[disco music]]''. Insieme alla discoteca, il DJ acquisì sempre più prestigio.
 
Successivamente arrivarono i tempi del ''[[Loft (discoteca)|Loft]].'' Nacquero le prime ''star,'' tra le quali spicca [[David Mancuso|Dave Mancuso]] <ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/11/15/news/david_mancuso-152058257/|titolo=Dave Mancuso}}</ref>'','' ispiratore di un'intera generazione di frequentatori del suo ''Loft'', lanciando grandi DJ come, [[Larry Levan]], Kenny Carpenter, [[Frankie Knuckles]], [[Nicky Siano]], [[François Kevorkian]].
 
Alla fine degli anni '70, nacque nei ghetti neri del [[Bronx]] e di [[Harlem]] un'altra interpretazione dell'arte del ''DJing'': il ''[[turntablism]]Turntablism'', ora una delle discipline della cultura [[hip-hop]], di cui il capostipite è [[Kool Herc]], seguito da [[Grandmaster Flash]] che perfezionò le tecniche di mixaggio con due piatti proposte da Kool Herc;. questaQuesta complessa arte si svilupperà fino a far diventare il [[giradischi]] uno strumento musicale, capacein grado di produrre dei suoni con il movimento manuale ripetuto del disco sul ''platter'', il cosiddetto "graffio" della puntina o ''scratch''. Con movimenti sul ''[[cross-fader]]'' con una mano, e sul disco con l'altra mano i DJ che praticano ''turntabilism'' riescono in questo modo a creare [[nota (musica)|note]], nuovi [[Ritmo|ritmi]] e [[suono|suoni]].
 
Furono gli americani gli inventori del movimento ''[[house music]]'' che avviò un filone di [[musica elettronica]], prodotta dal DJ stesso.
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[[File:DaftAlive.jpeg|thumb|upright=1.4|I [[Daft Punk]] in concerto durante l'''[[Alive 2007]]'']]
 
La console o regia audio, lo strumento musicale del dj, può essere più o meno sofisticata in quanto può essere costituita da un numero variabile di dispositivi ([[CDJ (musica)|CDJ]], [[giradischi]], [[Mixer (consolle)|mixer]], [[drum machines]], [[sintetizzatori]], [[Sequencer Audio/MIDI|sequencers]]...)
 
=== I CDJ ===
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=== I giradischi ===
Lavorare con deii [[giradischi]] è naturalmenteovviamente più impegnativo che lavorare usando strumenti digitali come CDJ o i [[computer]]. Questo perché uno strumento analogico non permette di godere di tutti quei vantaggi offerti negli ultimi anni dalla tecnologia, come la [[onda sonora|visualizzazione grafica dell'onda]] che viene effettuata mediante il computer con programmi tipo [[Virtual DJ]] o Traktor.
 
Esistono diversi tipi di giradischi in commercio. L'aspetto principale che caratterizza quelli utilizzati dai DJ è il tipo di trazione utilizzata per dare movimento al piatto rotante:
# '''A [[cinghia]]: '''è tra le prime tecnologie applicate. Si basa sulla trasmissione della rotazione tra un [[motore elettrico]] ed il piatto rotante, mediante l'uso di una cinghia (in genere costruita in [[caucciù]]). Sono preferiti più che dagli appassionati di musica e per l'ascolto normale e sono poco adatti al [[mixaggio]], sebbene i primi giradischi adattati al mixing utilizzassero questa tecnologia.
# '''A trazione diretta''': sono preferiti dai DJ in quanto patiscono meno il bloccaggio del piatto rotante (turntable) non essendoci strisciamento della cinghia e conseguente riscaldamento e usura. Inoltre la trazione diretta consente un maggior rendimento meccanico, ovvero consente diossia trasferire al piatto una maggior quantità della potenza meccanica prodotta dal motore. Di conseguenza l'accelerazione è più elevata che nella trasmissione a cinghia in quanto questa assorbe una parte della forza di trazione e introduce sia ritardo eche [[jitter]].
Nel 1978 la [[Technics]] sviluppò un giradischi professionale per DJ ([[Technics SL-1200|Technics SL-1210]]) che acquisì in breve tempo un ampio successo per le sue caratteristiche tecniche che ne hanno fatto uno strumento insostituibile. La principale caratteristica era proprio la trazione: si sviluppò una tecnologia detta a ''trazione indiretta'' o ''al quarzo''. L'idea rivoluzionaria che ha portatocondotto al successo di questi giradischi era la quasi totale assenza di manutenzione del piatto rotante, in quanto, non essendoci alcun elemento di trazione a contatto (<ref>Ad esclusione fatta solo per il piolino centrale).</ref> non vi era usura. Un altro fattore che ha portato al successo dei giradischi della technics è stata l'introduzione del braccio curvo (definito<ref>Definito braccio ad S per la sua forma).</ref> e la sua particolare costruzione, che permetteva di eliminare un fastidioso effetto di risonanza generatosi quando il giradischi si trovava in prossimità di un altoparlante (l<ref>L'effetto è simile al rimbombo che si verifica quando un microfono si avvicina ad un [[subwoofer]]).</ref>I giradischi Technics, serie SL-12xx, non sono mai stati rimpiazzati da altri prodotti di mercato. Benché oggi si sia passati a strumenti digitali, i Technics sono ancora largamente utilizzati.
 
I giradischi Technics serie SL-12xx non hanno avuto rimpiazzo da nessun altro prodotto in mercato. Benché oggi si sia passati a strumenti digitali, i Technics sono ancora largamente utilizzati.
 
== Il mixaggio ==
La tecnica del [[mixaggio]] si basa fondamentalmente sull'allineamento dei battiti per minuto (bpm) fra due [[Brano musicale|brani]] diversi. Al fine di eseguire questa operazione, il DJ aumenta o diminuisce la [[velocità]] del disco in preascolto in [[Auricolari|cuffia]]. Il primo DJ che utilizzò questa tecnica fu [[Francis Grasso]], DJ americano degli anni '70. In precedenza, i DJ erano dei ''selector'' più che dei veri e propri disc jockey, non vi era tecnica e la loro bravura era individuata nella selezione musicale unita al controllo degli [[equalizzatore|equalizzatori]], e, per i più fantasiosi come [[David Mancuso]], unita al controllo delle [[luce|luci]] e dell'[[aria condizionata]].
 
Per riuscire a mettere "a tempo" due brani quando la differenza di bpm è notevole, il DJ ricorre al ''[[bending]],'' ovvero all'azione di aumentare e diminuire la velocità del brano spingendo o opponendo resistenza alla rotazione del disco (processo similare nei CDJ) per ottenere una variazione estemporanea del bpm. In fase di miscelazione inoltre, grazie al ''mixer'', è possibile livellare i [[Volume (acustica)|volumi]] e le [[frequenza|frequenze]] per [[armonia|armonizzare]] acusticamente il mix e dare un ulteriore tocco di creatività.
 
Esistono diverse tecniche di mixaggio: si possono utilizzare diverse combinazioni per fondere più brani insieme, come [[Frequenza di taglio|tagliare le frequenze]] di una ed entrare con la seconda solo con le frequenze corrispondenti, sovrapporre in maniera continua o "a tempo" solo alcuni ''riff'' durante l'applicazione di un [[effetto musicale|effetto]] esterno o più semplicemente sfumare il volume con l'uso del ''[[cross-fader]]'' presente sul mixer. Il crossfader è un cursore orizzontale, posto solitamente sulla parte inferiore del mixer, che permette di passare un segnale audio da un canale all'altro in uscita sul ''master'' (l'audio in ascolto). Il fader in alcuni mixer implementa alcune funzioni per agire sul segnale come la "curva di taglio" delle frequenze, che a seconda delle proprie esigenze può essere più dura e netta (ad esempio per effettuare uno ''scratch'' efficace), o più morbida (permettendo di sfumare da un canale all'altro in maniera graduale).
 
In maniera del tutto generale, il mixing si basa su una semplice regola che consiste nel collegare due brani in battuta. La battuta è determinata dal conteggio di 32 battiti (beat) del brano. Nell'ambito della [[disco music]] i 32 battiti sono generalmente scanditi da 32 colpi di cassa e corrispondono a 32 quarti, ovvero 8 battute se il tempo è quattro quarti. La regola è comunque applicabile anche in altri ambiti, persino nella musica classica. Ogni 32 battiti si determina un giro. La regola vuole che i dischi vadano appaiati ogni 32 battiti. In alternativa è possibile dire che un disco va inserito sul giro. Il giro, dunque è definito come l'insieme di 32 battiti. Tuttavia tale regola non è fortemente stringente: esistono brani in cui i compositori adottano la "licenza poetica" di aggiungere un giro con più battiti, che sono sempre multipli di 4.