Pietro da Verona: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 39:
Nacque a [[Verona]] da famiglia [[Catarismo|catara]]. Compì i suoi studi all'[[Università di Bologna]] e decise di entrare a far parte dell'[[Ordine dei Frati Predicatori]] al tempo in cui [[Domenico di Guzmán]] era vivente. È ricordato in particolare per la sua tenace opposizione alle [[eresia|eresie]], soprattutto nei confronti di quella [[Catarismo|catara]]<ref>Da non confondere con la [[Patarini|pataria]], che invece si sviluppò circa due secoli prima.</ref>.
 
Nel [[1232]] fu inviato da [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]] in [[Lombardia]], dove l'eresia catara era largamente radicata e praticata, con mandato e compito di reprimere l'eresia. Fece il suo ingresso nel convento di [[Sant'Eustorgio]] e pare che subito abbia fondato un'associazione di militanti detta "Società della Fede" o dei Fedeli, impegnata nella lotta contro i catari, ma di tale fondazione non vi sono riscontri storici certi.<ref>{{cita|DBI}}</ref>. Pietro e i domenicani ottennero presto risultati grazie all'appoggio dei rappresentanti del Comune.
 
Nel [[1240]] divenne priore del convento domenicano di [[Asti]]; nel [[1241]] priore in quello di [[Piacenza]].
[[File:Lombardia Milano4 tango7174.jpg|thumb|left|Sepolcro nella [[Basilica di Sant'Eustorgio]], Milano]]
Alla fine del [[1244]] fu inviato a [[Firenze]], dove cominciò a predicare nella [[chiesa di Santa Maria Novella]]. Qui, nell'ambito delle sue iniziative per controbattere l'eresia, fondò anche una "Sacra Milizia" (o "La società di Santa Maria") che ebbe il sostegno del popolo minuto, anche se di questa "fondazione" non pare vi siano riscontri storici certi.<ref>{{cita|DBI}} </ref>.
 
Lo scontro inevitabile si ebbe quando Pietro e gli inquisitori domenicani ottennero la condanna degli eretici fiorentini Baroni e del podestà bergamasco che li proteggeva: secondo le ''Croniche'' dell'arcivescovo [[Antonino Pierozzi]] (Sant'Antonino da Firenze) in tale occasione avrebbero avuto luogo gli scontri cosiddetti "del Trebbio" e di "Santa Felicita", (dal nome dei luoghi dove si svolsero e dove oggi si trovano due colonne celebrative erette alla fine del Trecento, rispettivamente la [[Colonna della Croce al Trebbio]] e la [[Colonna di Santa Felicita]]).
La tradizione vuole che a Firenze Pietro abbia fondato quella che oggi è la [[Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze]], anche se, pure in questo caso, non pare vi siano riscontri storici certi.<ref>{{cita|DBI}} </ref>.
[[Papa Innocenzo IV]] nel [[1251]] lo nominò inquisitore per le città di Milano e Como.