Oliver Reed: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Reed nacque a [[Londra]] nel sobborgo di [[Wimbledon (Londra)|Wimbledon]], figlio secondogenito del giornalista sportivo Peter Reed e di Marcia Beryl Andrews. Aveva un fratello maggiore, David (1936) e un fratellastro Peter (1947). Era nipote del noto regista Sir [[Carol Reed]]<ref name="Treccani" /> e dell'attore e impresario teatrale Herbert Beerbohm Tree e cugino dell'attore [[David Tree]]. Amante della vita, delle donne e dei pub<ref name="Garz" />, dal 1959 al 1969 è stato sposato con Kate Byrne, dalla quale ebbe un figlio, Mark. Dalla sua lunga relazione con la ballerina Jacqueline Daryl ebbe una figlia, Sarah. Nel settembre del 1985 si sposò con Josephine Burge, con cui ha vissuto fino alla morte.
 
Amante della vita, delle donne e dei pub<ref name="Garz" />, dal 1959 al 1969 è stato sposato con Kate Byrne, dalla quale ebbe un figlio, Mark. Dalla sua lunga relazione con la ballerina Jacqueline Daryl ebbe una figlia, Sarah. Nel settembre del 1985 si sposò con Josephine Burge, con cui ha vissuto fino alla morte.
 
Dopo aver svolto i lavori più disparati<ref name="Garz">Le Garzantine Cinema, vol. 2 Milano, 2003 - p. 965 - Consultato il 20 ottobre 2015</ref> esordisce al cinema lavorando in diverse produzioni della Hammer, in cui svolge ruoli da [[Attore caratterista|caratterista]]. Di questo suo primo periodo, caratterizzato da [[Cinema dell'orrore|film horror]] della classica produzione Hammer, si ricordano le pellicole ''[[Il mostro di Londra]]'' ([[1960]]) e ''[[L'implacabile condanna]]'' ([[1961]]) per la regia di [[Terence Fisher]] e ''[[Hallucination]]'' ([[1963]]) di [[Joseph Losey]].
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La sua carriera decolla definitivamente grazie al sodalizio professionale col regista [[Ken Russell]] con cui recita nelle pellicole ''[[Donne in amore]]'' (1969), ''[[I diavoli]]'' ([[1971]]) e ''[[Tommy (film)|Tommy]]'' ([[1975]]). Nella sua produzione successiva, si ricorda il ruolo di Athos ne ''[[I tre moschettieri (film 1973)|I tre moschettieri]]'' ([[1973]]) e nei due seguiti del 1975 e del 1989. Molto richiesto per la sua fisicità e l'aspetto burbero<ref name="Garz" />, continua a partecipare, come nel periodo d'esordio, a pellicole horror, tra cui si segnala ''[[Brood - La covata malefica]]'' (''The Brood''), regia di [[David Cronenberg]] ([[1979]]).
 
==Vita privata==
La vita di Reed è stata segnata dall'abuso di [[Bevanda alcolica|alcool]]<ref>T. Rennell, ''[https://web.archive.org/web/20130710014431/http://www.dailymail.co.uk/femail/article-2357095/The-vilest-man-showbiz-Oliver-Reed-portrayed-lovable-rogue-new-book-reveals-sadistic-drunk-delighted-humiliating-chidlren.html The vilest man in showbiz: Oliver Reed is portrayed as a lovable rogue, but a new book reveals he was a sadistic drunk who delighted in humiliating his own children]'' MailOnline, 5 luglio 2013 - Consultato il 20 ottobre 2015</ref><ref>The Telegraph, ''[http://www.telegraph.co.uk/culture/books/non_fictionreviews/3553927/On-the-razzle-with-Oliver-Reed.html On the razzle with Oliver Reed]''</ref>; sono dozzine gli aneddoti, anche di colleghi del mondo del cinema<ref name="Goodw">Goodwin, Cliff. ''Evil Spirits: The Life of Oliver Reed'' (2001)</ref>, che ricordano situazioni ed eventi imbarazzanti e pericolosi causati dal suo alcolismo. Celebri alcune interviste televisive in cui l'attore si presentò visibilmente ubriaco<ref name="Goodw" />, tra cui quella con [[Des O'Connor]] e con [[Johnny Carson]] durante il ''[[The Tonight Show]]'' (26 settembre 1975), nel corso della quale [[Shelley Winters]] gli versò un bicchiere d'acqua in testa,<ref>Sellers, Robert (2008). ''Hellraisers: The Life and Inebriated Times of Burton, Harris, O'Toole and Reed'', Preface Publishing, ISBN 1906838364.</ref> dopo che l'attore aveva affermato che le donne dovrebbero restare in cucina.