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== Biografia ==
Kim Sowŏl, nome d'arte di Kim Jeong-sik ([[Hangŭl|Hangul]]: 김정식), nasce il 7 settembre del 1902 a Kusŏng, nel nord della provincia del [[P'yŏngan Settentrionale|P'yong'an]], [[Corea del Nord]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Maurizio Riotto|titolo=Storia della letteratura coreana|collana=Narciso. Biblioteca di letteratura|anno=1996|editore=Novecento|città=Palermo|lingua=|p=258|OCLC=929865098}}</ref> A causa della disabilità del padre, mentalmente instabile, viene cresciuto dal nonno minatore. All'età di quattordici anni Kim Sowŏl si sposa con una ragazza di sedici; dal loro matrimonio nasceranno quattro figli e due figlie.<ref name=":4">{{Cita libro|curatore=Peter H.Lee|titolo=A History of Korean Literature|anno=2003|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=inglese|p=|pp=348-353|OCLC=261177586}}</ref> Frequenta la scuola media Osan, dove incontra l'insegnante e mentore Kim Ŏk ([[Hangŭl|Hangul]]: 김억)<ref name=":5">{{Cita libro|autore=David R. McCann|titolo=The Columbia Anthology of Modern Korean Poetry|anno=2004|editore=Columbia University Press|città=New York|lingua=inglese|p=18-23|OCLC=748865866}}</ref>, che nel 1922 lo introduce alle vita letteraria.<ref name=":2">{{Cita libro|autore=David R. McCann|titolo=Form and Freedom in Korean Poetry|anno=1988|editore=E.J Brill|città=Leiden|lingua=inglese|p=|pp=83-88|OCLC=925613322}}</ref> Finita la scuola si trasferisce a [[Seul|Seoul]] dove si laurea nel 1923.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Bruce Fulton|curatore=Joshua Mostow|titolo=Kim Sowol|anno=2003|editore=Columbia University press|città=New York|lingua=inglese|p=|pp=664-666|opera=The Columbia Companion to Modern East Asian Literature|OCLC=956687641}}</ref>
Recatosi in Giappone, tenta di iscriversi al Tokyo Commercial College, ma fallisce il test d'ingesso<ref name=":2" />. Dopo qualche mese ritorna a Seoul, dove rimarrà fino al 1925, cercando con l'aiuto di Kim Ŏk di crearsi una carriera in ambito letterario.<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Korea Culture and Arts Foundation|titolo=Who's who in Korean literature|anno=1996|editore=|città=Seoul|lingua=inglese|p=|pp=265-266|OCLC=604583857}}</ref> Pubblica le sue poesie in numerosi quotidiani e mensili; fra i più importanti ''Ch'angjo'', dove le sue poesie compaiono per la prima volta nel 1920, e ''Kaebyŏk'', nel quale pubblica tra il 1920 e il 1925.
Divorato dalla miseria e dalle difficoltà economiche e affetto da alcolismo, Kim Sowŏl muore nel 1934, all'età di 32 anni, apparentemente suicida.<ref name=":1" />
== ''Azalea'' ==
Kim Sowŏl fa il suo debutto letterario nel 1920 con la pubblicazione di alcune poesie nella rivista ''Ch'angjo''.<ref name=":0" /> Il suo periodo più prolifico viene collocato negli anni compresi fra il 1922 e il 1925.
Nel dicembre 1925 viene pubblicata dal giornale ''Maemunsa'' l'unica sua raccolta di poesie, ''Azalea''. Avrebbe potuto essere pubblicata già tre anni prima, quando fu prodotta, ma nella capitale nessuno conosceva allora l'autore, proveniente da un paese di campagna. Non trovando nessuno disposto a darla alle stampe, fu lo stesso Kim Ŏk, mentore di Kim Sowŏl, a provvedervi, finanziandola con propri fondi. Alla sua uscita, l'opera non riscosse un grande successo.<ref name=":1" />
Essendo la lingua coreana caratterizzata da sostantivi che non presentano né genere né numero né caso, per gli studiosi è stato abbastanza difficile definire l'identità del protagonista. Questo elemento, insieme ad altri, ha generato diverse interpretazioni.
Una prima interpretazione assegna il ruolo di protagonista ad un personaggio femminile, facendo riferimento alla delicatezza della forma stilistica e del tema trattato, che richiama molto le poesie [[sijo]], la forma poetica più conosciuta dell'epoca [[Joseon|Chosŏn]] ({{Coreano|조선|Joseon|Chosŏn|朝鮮}}), costituita da tre versi. Nonostante il tema della poesia - il dolore provocato dall'abbandono dell'amato - richiami molto i temi della tradizione poetica coreana, di cui ripropone le forme metriche, il ritmo, e l'uso delle figure retoriche<ref name=":72">{{Cita libro|autore=Antonella Bruno|autore2=Maurizio Riotto|titolo=Letteratura coreana|anno=2014|editore=L'Asino d'oro|città=Roma|lingua=|p=|pp=221-223|OCLC=955536479}}</ref>, è evidente un cambiamento nel ruolo assegnato alla donna. Nelle immagini proposte dalle poesie tradizionali, nella maggior parte dei casi la sofferenza dell'abbandono dell'amato portava la donna alla decisione di porre fine alla sua vita. In questa poesia invece, la protagonista assume un atteggiamento attivo: non solo afferma che non verserà alcuna lacrima, ma non è neppure sfiorata dall'idea di uccidersi.
Oltre a questa interpretazione, alla poesia sono stati attribuiti anche altri significati, tra cui quella di essere espressione del dolore del popolo coreano seguito al [[Corea sotto il dominio giapponese|fallimento del movimento indipendentista del 1° Marzo del 1919]], stroncato nel sangue.
{{Citazione|When you go away<br>
== Ricezione critica ==
Kim Kijin ([[lingua coreana|coreano]]: {{coreano|김기진|lr=Kim Kijin}} ), uno dei fondatori e leader del KAPF (Korean Artists Proletarian Federation Korean), un gruppo letterario socialista nato nel 1925 con l'obbiettivo di promuovere la coscienza di classe, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento criticò la poesia di Kim Sowŏl affermando che, a parte una certa bellezza di espressione nello stile del canto popolare, essa non aveva molto valore,
Al contrario Kim Ŏk, maestro e mentore di Kim Sowŏl, ne assunse le difese e ne elogiò l'opera in quanto espressione della tradizione popolare. Dopo la morte dell'autore, Kim Ŏk, che più di ogni altro influenzò il modo con cui gli studiosi si rivolsero all'opera di Kim Sowŏl, continuò a promuoverne le poesie, pubblicando nel 1939 una nuova edizione di ''Azalea''. Nel suo ''Ricordi di Sowŏl'', pubblicato nel 1935,
Should I say it,<br>
I would only miss you more.<br>
Grazie al tono e alla musicalità delle sue opere, è anche conosciuto con il nome “Poeta della musica popolare”.
La popolarità di Kim Sowŏl raggiunse un picco negli anni 1960-1970, quando le sue poesie entrarono a far parte del programma letterario del sistema educativo coreano, come espressione della triste voce della popolazione coreana durante il periodo della [[Corea sotto il dominio giapponese|colonizzazione giapponese]].<ref name=":3" /> Durante gli anni Ottanta gli studi su di lui cessarono,
== Note ==
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