Achille Occhetto: differenze tra le versioni

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Dal 1966 al [[1969]] fu responsabile della Sezione centrale di Stampa e propaganda, e fece parte del ristretto Ufficio di segreteria, dal quale appoggia attivamente, assieme a [[Luigi Longo]], il movimento del [[Sessantotto]]. Quell'anno fu inviato a Palermo come segretario della federazione,<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/achille-occhetto_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Treccani]</ref> quindi ebbe l'incarico di segretario regionale del PCI in [[Sicilia]]<ref name="MontanelliCervi"/>, venendo eletto consigliere comunale di [[Palermo]] nel [[1971]]. In questo periodo si distinse nella sua lotta contro la [[mafia]] e l'opposizione al sindaco [[Vito Ciancimino]]. In Sicilia ebbe anche due figli con [[Elisa Kadigia Bove]], Massimiliano e Malcolm<ref name="MontanelliCervi"/>.
===Parlamentare===
TerminòTerminata l'esperienza siciliana nel 1976 e, tornò a Roma, perchépoichè il 20 giugno venne eletto deputato alla Camera nella circoscrizione Sicilia occidentale. <ref>[http://storia.camera.it/deputato/achille-occhetto-19360303/leg-repubblica-VII#nav Storia Camera]</ref>.
 
Si sposò quindi con [[Aureliana Alberici]]<ref name="MontanelliCervi"/>. Tornò a Montecitorio nel 1979 e nel 1983, eletto sempre a Palermo.