Futuribile: differenze tra le versioni

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Nella [[narrativa]] la categoria di futuribile è legata a doppio filo con l'[[ucronia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.fupress.com/Archivio/pdf%5C2806.pdf|titolo=Descrivere il futuro|autore=Claudio De Boni|editore=Firenze University Press|accesso=22 luglio 2011}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= Lamy|nome= Michel|titolo= Jules Verne e l'esoterismo. I viaggi straordinari, i Rosacroce, Rennes-le|anno= 2005|editore= Edizioni Mediterranee|città= |isbn= 88-272-1745-2|pagine= p.76}}</ref>
 
Nella sua accezione volgare, soprattutto come aggettivo, futuribile tende a coincidere con il futuro ([[tecnologia immaginaria|tecnologia futuribile]]/futura, scenari futuribili/futuri, etcecc.) e l'immagine del tempo futuro nel momento presente e finanche nel passato, l'immaginazione non di ciò che sarà ma di ciò che potrebbe evocare il concetto stesso di futuro nel momento della produzione artistica e nel futuro effettivo, ad esempio gli scenari futuribili nei romanzi di [[Jules Verne]].<ref name=Tre/>
 
== Il problema dei futuribili ==
Stante una [[Concezione del tempo#La concezione del tempo lineare|concezione lineare del tempo]], posto un osservatore in un punto preciso (P) che si muove lungo il vettore tempo (T), la porzione di retta che da P si sposta verso infinito (+ ∞) costituisce una porzione di tempo non direttamente osservabile dal punto P in cui il verificarsi o meno di un determinato evento (E) risulta incerto. L'osservatore avrà la certezza del verificarsi o meno dell'evento solo quando P coincide con E in un momento convenzionalmente detto presente. Fintanto che P non coincide con E, ovvero fino a che l'evento non è direttamente verificabile, la possibilità del realizzarsi quanto del non realizzarsi dell'evento è prevedibile solo in termini probabilistici.<ref name=Tre/>
[[File:Vettore T.jpg|thumb|upright=1.6|Vettore T]]
Pur tuttavia nel tempo presente alternativamente si verificherà l'evento o non si verificherà generando, ex post, la categoria del futuro (evento effettivamente realizzatosi) e quella del futuribile (evento ipotetico non realizzatosi). Per un osservatore che si sposta lungo il vettore tempo il segmento di retta P verso + ∞ appare non univoco, in quanto conterrebbe tanto l'ipotesi del verificarsi che il non verificarsi dell'evento E, in apparente contraddizione con le proprietà del segmento che va da -∞ a P (convenzionalmente detto passato) interamente costituito da punti univoci. La filosofia scolastica risolse il problema dell'apparente non univocità del futuro come conseguenza della distorsione provocata dall'assoggettamento dell'osservatore ad un punto preciso del vettore tempo T. Per un osservatore esterno non vincolato dal tempo ogni punto della retta T mantiene le medesime proprietà sia che si trovi convenzionalmente nel passato, nel presente o nel futuro; ovvero ogni punto costituente il vettore è univoco, determinato e realizzato. Dunque il futuribile non rappresenterebbe un'entità reale, in quanto questo metterebbe in discussione le proprietà ontologiche (e certamente anche fisiche se si intende il tempo come una grandezza fisica) della retta T che risulterebbe disomogenea in funzione della posizione assunta dall'osservatore nel punto P rispetto all'evento E.<ref name=Tre/>
La filosofia scolastica risolse il problema dell'apparente non univocità del futuro come conseguenza della distorsione provocata dall'assoggettamento dell'osservatore ad un punto preciso del vettore tempo T. Per un osservatore esterno non vincolato dal tempo ogni punto della retta T mantiene le medesime proprietà sia che si trovi convenzionalmente nel passato, nel presente o nel futuro; ovvero ogni punto costituente il vettore è univoco, determinato e realizzato.
Dunque il futuribile non rappresenterebbe un'entità reale, in quanto questo metterebbe in discussione le proprietà ontologiche (e certamente anche fisiche se si intende il tempo come una grandezza fisica) della retta T che risulterebbe disomogenea in funzione della posizione assunta dall'osservatore nel punto P rispetto all'evento E.<ref name=Tre/>
 
== Il futuribile e la realtà contingente ==
Il futuribile, dunque non apparterrebbe alla realtà contingente e non troverebbe nessuna collocazione in un ipotetico vettore temporale (euclideo) né [[spaziotempo]]rale (non euclideo).<ref name=Tre>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/futuribile/|titolo=Futuribile|autore=|editore=Treccani.it|accesso=21 luglio 2011}}</ref>
 
Questo assunto logico, non privo di importantissime conseguenze sul piano filosofico (quali la possibilità del [[libero arbitrio]], la dicotomia [[trascendenza|trascendente]]-[[immanenza|immanente]], il principio di [[verità]], ecc.) e fisico, è rimasto pressoché inalterato durante la [[rivoluzione scientifica]] attraversando la [[fisica classica]] fino alla [[Teoria della relatività]].<ref name=Tre/>
 
== Il futuribile e l'immaginazione ==