Puffi: differenze tra le versioni

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| data inizio = 1958
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'''''I Puffi''''' (in [[lingua francese|francese]] ''Les Schtroumpfs'') sono dei [[personaggi immaginari]] dei [[fumetti]] ideati nel [[1958]] dal belga [[Peyo]] ed esorditi come personaggi secondari nella [[serie a fumetti]] [[John e Solfamì]] (''Johan et Pirlouit);'' grazie al successo riscontrato, divennero protagonisti nel 1959 di una serie a essi dedicata a opera dello stesso autore<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/pers/s/schtroumpfs.htm|titolo=FFF - Fumetto, LES SCHTROUMPFS - I PUFFI|sito=www.lfb.it|lingua=it|accesso=28 marzo 2017}}</ref> in collaborazione con il giornalista belga [[Yvan Delporte]]<ref name>{{Cita web|url=http://www.toutenbd.com/actualites/article/deces-d-yvan-delporte|titolo=Décès d’Yvan Delporte|autore=|sito=toutenbd.com|lingua=fr|accesso=10 marzo 2018}}</ref>. Sono stati protagonisti negli anni sessanta e ottanta di alcune serie di cortometraggi a disegni animati e, nel 1975, di un primo lungometraggio, ''[[Il flauto a sei Puffi]]'',<ref name=":0" /> al quale ne sono seguiti altri negli anni 2010<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2017/thesmurfs3/|titolo=I puffi - Viaggio nella foresta segreta|autore=|sito=MYmovies.it|lingua=it|accesso=28 marzo 2017}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2011/thesmurfs/|titolo=I Puffi (2011)|autore=|sito=mymovies.it|lingua=it|accesso=28 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lambiek.net/artists/p/peyo.htm|titolo=Peyo|sito=lambiek.net|lingua=en|accesso=28 marzo 2017}}</ref>. Sono inoltre oggetto di un vasto [[merchandising]]<ref name=":0" />. Il loro peculiare linguaggio è stato oggetto, nel settembre 1979 di un saggio di [[Umberto Eco]], "''Schtroumpf und Drang''", dedicato alla semantica della lingua dei Puffi.
 
== Storia editoriale ==
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==== Spot pubblicitari ====
* Spot belga del 2005 dell'[[Unicef]] sugli effetti della guerra sui minori «Lasciamo i bambini in pace», atto a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione dei bambini nelle zone di guerra e raccogliere fondi per la riabilitazione dei bambini soldato in Burundi. Una sequenza dello spot è andato in onda in Belgio in anteprima nei telegiornali suscitando reazioni contrastanti negli adulti e sgomento nei bambini per le drammatiche scene in cui il villaggio dei Puffi viene bombardato, tanto che Unicef e Imps, la società che controlla i diritti dei Puffi, hanno deciso di non mandare in onda lo spot prima delle 21. Il filmato si apre con i Puffi che fanno il girotondo cantando allegramente nella familiare atmosfera idilliaca ma all'improvviso dal cielo cominciano a piovere le bombe. L'ultima scena mostra Baby Puffo con la tutina sporca che singhiozza tra i cadaveri e le macerie, il corpo senza vita di Puffetta e le casette a forma di fungo in fiamme. «Non lasciate che la guerra colpisca la vita dei bambini» è la frase su cui si chiude lo spot<ref>{{cita web|url=http://www.actuabd.com/Les-Schtroumpfs-utilises-par-l-Unicef-dans-une-campagne-choc}}</ref>.
 
=== Cinema ===