Guglielmo Marconi (partigiano): differenze tra le versioni

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Guerra
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{{Bio
|Nome = Guglielmo
|Cognome = Marconi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pedaso
|GiornoMeseNascita = 18 settembre
|AnnoNascita = 1903
|LuogoMorte = Rimini
|GiornoMeseMorte = 1º giugno
|AnnoMorte = 1968
|Epoca = 1900
|Attività = partigiano
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Guglielmo_Marconi_casellariopolitico.jpg
|Didascalia = Guglielmo Marconi nella foto del [[Casellario Politico Centrale]]
}}
Iscritto al [[Partito Comunista d'Italia|Partito Comunista]] fin dai primi anni dopo la sua fondazione, [[Brigate internazionali|garibaldino]] nella [[guerra civile spagnola]] con l'incarico di [[commissario politico]] fino al [[1937]]. Nei primi anni Quaranta per vivere lavora per i tedeschi nella [[Francia occupata]] e in Germania, finché viene arrestato e inviato al confino a [[Ventotene]]. Liberato dopo il 25 luglio [[1943]], nel gennaio del [[1944]] si unisce alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] col nome di battaglia di '''Paolo'''. Dal 19 gennaio all'aprile del 1944 è vicecommissario politico di compagnia nella [[Brigata Garibaldi Romagnola]] e diviene poi comandante della II zona dell'[[8ª Brigata Garibaldi]].<br />Nel dopoguerra ricoprirà incarichi nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]] riminese.
 
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
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==== In Francia e Germania ====
Allo scoppio della guerrahguerra tra Francia e Germania, nel 1939, Marconi è invitato dalle autorità francesi ad arruolarsi, ma rifiuta, ed è perciò imprigionato nel campo di concentramento di [[St. Cyprien]]. Dopo la resa francese ai tedeschi, Marconi viene liberato e lavora per conto delle autorità tedesche al forte di [[Charanton]], svolgendo funzioni da interprete (parlava correntemente, oltre l'italiano, il francese, il tedesco e un po' di spagnolo).<br />Successivamente, accetta di recarsi a lavorare in [[Germania]], dall'aprile al novembre del [[1941]] presso [[Berlino]] in una fabbrica di aeroplani da guerra. Rientra poi in Francia, lavorando come decoratore di tabelle segnaletiche, sempre per conto delle autorità tedesche. È infine arrestato dalla [[Gestapo]], su richiesta della polizia italiana, il 21 aprile [[1942]], presso [[Parigi]]. Viene consegnato alle autorità italiane, via Berlino, nel giugno del [[1942]], per essere inviato al [[confino politico]] da scontare per 5 anni nell'isola di Ventotene.<ref>Commissione di Forlì, ordinanza del 5.8.1942 contro Guglielmo Marconi (“Attività antifascista all'estero”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943'', Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. III, p. 946</ref>
 
[[File:Guglielmo_Marconi_(Paolo).jpg|right|thumb|Guglielmo Marconi (Paolo)]]