Stefano Bardini: differenze tra le versioni

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Stefano Bardini ([[Pieve Santo Stefano]] [[1836]] - [[Firenze]] [[1922]]) importante antiquario e collezionista d'arte.
 
A diciotto anni viene mandato a Firenze a studiare pittura all'Accademia delle Belle Arti, è allievo del [[Bezzuoli]], poi, dopo la morte di quest'ultimo, del Servolini. In questo periodo di formazione giovanile frequenta il Caffè Michelangiolo ed entra a far parte dei macchiaioli, ma la sua produzione pittorica, di cui resta solo un affresco nella Villa di Triboli all'Impruneta (La Francia che soccorre l'Italia), non è testimonianza di questa sua frequentazione. Dopo aver tentato la carriera di pittore, s'inserisce nel mercato antiquariale, al quel tempo molto fiorente ed in poco tempo ne diventa il principale attore. I suoi clienti sono musei famosi, come il [[Kaiser-Friedrich- Museum]](Musei Statali) di Berlino o il [[Louvre]]; collezionisti come [[Isabella Gardner Stewart]], [[Pierpont Morgan]], [[John J. Johnson]], i coniugi [[Jacquemart-André]]. Durante la sua vita riesce ad allestire una collezione nel Palazzo di Piazza de' Mozzi ( [[Museo Bardini]]) che lascerà alla città dopo la sua morte, avvenuta nel settembre del 1922.
 
[[Categoria:Personalità legate a Firenze]]