Jugoslavia: differenze tra le versioni

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Il lemma Jugoslavia è ortograficamente scorretto, ed è pertanto stato sostituito con Iugoslavia
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{{Stato storico
|nomeCorrente = JugoslaviaIugoslavia
|nomeCompleto =
|nomeUfficiale = Jugoslavija
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|evento finale = costituzione dell'Unione Statale di [[Serbia e Montenegro]]
|area geografica = [[Penisola balcanica]]
|territorio originale =
|superficie massima = 255.804 [[km²]]
|periodo massima espansione = [[1947]]-[[1991]]
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|classi sociali =
}}
La '''Jugoslavia''' (in italiano '''Iugoslavia)'''<ref>{{DOP|id=50637|lemma=Iugoslavia}}</ref><ref>{{Treccani|iugoslavia|Iugoslavia|accesso=5 aprile 2017}}</ref><ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/Iugosl%C3%A0via+.html Vedi il lemma "Iugoslavia" sull'Enciclopedia Sapere.]</ref> (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/juɡoˈzlaːvja/|it}}<ref>{{Dipi|Iugoslavia}}</ref>; in [[lingua croata|croato]] e in [[lingua slovena|sloveno]] ''Jugoslavija'', in [[lingua serba|serbo]] e in [[lingua macedone|macedone]] Југославија; letteralmente "terra degli [[slavi del sud]]") fu uno Stato esistito tra il [[1929]] e il [[2003]] passando per diversi assetti istituzionali, che ha amministrato il territorio della [[Penisola balcanica]] occidentale nel corso del [[XX secolo]].
 
Negli ultimi anni gli stati ex-JugoslaviIugoslavi stanno rinsaldando sempre più i legami economici, politici e sociali, formando quella che oggi è definita [[Jugosfera]].
 
== Il periodo monarchico ==
{{vedi anche|Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni|Regno di JugoslaviaIugoslavia}}
[[File:Kralj aleksandar1.jpg|thumb|upright=0.7|left|Re Alessandro I]]
 
Alla fine della [[prima guerra mondiale]], alcuni politici e intellettuali slavi della Slovenia, della Croazia, della Bosnia ed Erzegovina e della Voivodina, fino ad allora appartenenti all'[[Impero Austro-ungarico]], dichiararono l'indipendenza delle loro terre da Vienna e si costituirono in un'entità denominata [[Stato degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi]] che non ebbe alcun riconoscimento internazionale. Chiesero, allora, al [[Regno di Serbia]] di costruire insieme una nuova realtà statuale; a questa richiesta aderì anche il [[Regno del Montenegro]], e il 1º dicembre [[1918]] fu fondato il [[Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni]].
 
Il 6 gennaio [[1929]] il re [[Alessandro I di Jugoslavia|Alessandro I]], con un [[colpo di Stato]], avocò a sé tutti i poteri per sedare i dissidi interni ai diversi partiti politici e ai gruppi etnici, e cambiò il nome del Paese in [[Regno di Jugoslavia|Regno di Iugoslavia]], portando avanti una politica di accentramento amministrativo e culturale, cercando di annichilire tutte le differenze culturali dei popoli che componevano lo Stato<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.centerforhistory.net/images/stories/pdf/sasa_markovic.pdf Saša Marković ''Integralno jugoslovenstvo u Vojvodini''] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Suddivisione amministrativa del Regno di JugoslaviaIugoslavia}}
Prima del [[1929]], il regno era suddiviso in 33 contee (o comitati: ''županije'') che ricalcavano confini storici ed erano etnicamente definite. Con l'istituzione del Regno di JugoslaviaIugoslavia, le contee furono soppresse e vennero create 9 regioni ([[banato|banati]], in lingua originale al plurale: ''banovine'') che prendevano il nome dai fiumi che le attraversavano e che erano abitate da più gruppi etnici:
 
# Banato della [[Drava]] (''[[Dravska Banovina]]''), con capitale [[Lubiana]]
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== Seconda guerra mondiale ==
{{vedi anche|Invasione della JugoslaviaIugoslavia}}
[[File:PedroIIDeYugoslavia8e00867v.jpg|thumb|upright=0.7|left|Re Pietro II]]
Il principe reggente [[Paolo Karađorđević]], il 25 marzo [[1941]] fece aderire la JugoslaviaIugoslavia al [[Patto tripartito]] a fianco dell'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia fascista]] e della [[Germania nazista]]. Per questo l'erede al trono [[Pietro II di Jugoslavia|Pietro II]], con un colpo di Stato, detronizzò lo zio e assunse la corona, rompendo l'alleanza con le forze dell'Asse.
 
La Germania [[Invasione della Jugoslavia|invase la JugoslaviaIugoslavia]] il cui territorio fu conquistato e annesso a [[Germania nazista|Germania]], [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], [[Ungheria]], [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Albania]] e [[Bulgaria]] o costituito in diversi stati-fantoccio.
 
Il Regno d'Italia partecipò alle fasi dell'invasione partendo dalle proprie basi in [[Venezia Giulia]] e [[Istria]], da [[Zara (Croazia)|Zara]], e dall'[[Albania]]. A nord era schierata la 2. Armata (9 divisioni di fanteria, 4 motorizzate e 1 corazzata) sotto il comando del Generale [[Vittorio Ambrosio]] con obiettivo [[Lubiana]] e la discesa lungo la [[Dalmazia|costa dalmata]]. A [[Zara (Croazia)|Zara]] vi era una guarnigione di 9.000 uomini, al comando del Generale [[Emilio Grazioli]], che allo scoppio delle ostilità si diresse su [[Sebenico]], [[Spalato]] per giungere a [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] (Dubrovnik) il 17 aprile; infine dall'[[Albania]] vennero impegnate 4 divisioni della 9. Armata sotto il comando del Generale [[Alessandro Pirzio Biroli]].
 
All'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] fu annessa la città di [[Lubiana]] e la parte meridionale della Banovina della Drava<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/lubiana_res-44587e15-87e6-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=Lubiana|editore=treccani.it|accesso=3 maggio 2014}}</ref>, con cui fu costituita la [[Provincia di Lubiana|Provincia di Lubiana,]], e la parte nord-occidentale della [[Banovina di Croazia]], che andò ad ampliare la [[Provincia di Fiume]].
 
Gli stati-fantoccio costituiti furono:
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== Il periodo socialista ==
{{vedi anche|Repubblica Socialista Federale di JugoslaviaIugoslavia}}
[[File:Josip Broz Tito uniform portrait.jpg|thumb|upright=0.7|left|Josip Broz Tito]]
[[File:YUD 1000 1981 obverse.jpg|thumb|Banconota da 1000 Dinari del 1974]]
Durante la [[seconda guerra mondiale]], fu costituito il [[AVNOJ|Consiglio antifascista di liberazione popolare della JugoslaviaIugoslavia]] che il 29 novembre [[1943]] decise di ricostituire uno Stato all'interno dei confini del [[Regno di Jugoslavia|vecchio regno]], con l'aggiunta del [[Litorale sloveno]] (che già nel settembre del 1943 era stato proclamato dal [[Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno]] parte integrante della Slovenia<ref>Zgodovina Slovencev, pagina 804, Cankarjeva založba, Ljubljana 1979</ref><ref>[http://WWW2.GOV.SI/UP-RS/2002-2007/BP-MK.NSF/DOKUMENTI/12.09.1993-92-97] discorso del 12 settembre 1993 di Milan Kučan (primo Presidente della Slovenia eletto nel 1992)</ref>) e dell'[[Istria]], che fu denominato JugoslaviaIugoslavia Democrativa Federale in attesa che, con un referendum, il popolo scegliesse se ripristinare la monarchia o creare una repubblica. [[Josip Broz Tito]] venne nominato primo ministro. Finita la guerra e [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|liberati i territori dall'occupazione nazifascista]], furono indette elezioni in cui la [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|Lega dei Comunisti di Iugoslavia]] ottenne la maggioranza dei voti<ref name="3c">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/iugoslavia/|titolo=Iugoslavia|editore=treccani.it|accesso=3 maggio 2014}}</ref>. Il 29 novembre [[1945]] la monarchia venne definitivamente abolita e nacque la '''Repubblica Federativa Popolare di JugoslaviaIugoslavia''', nome che mantenne fino al [[1963]] quando venne denominata '''[[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia]]'''.
 
Il maresciallo Tito, capo del governo, intraprese una politica di alleanza con l'[[Unione Sovietica]] e instaurò un regime di [[Socialismo|stampo socialista]] retto dalla [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|Lega dei Comunisti di Iugoslavia]]. Dopo il 1948 ebbe inizio un progressivo allontanamento da [[Stalin]], per poter governare liberamente l'economia del proprio paese e farla sviluppare. Dopo diversi dissidi con [[Mosca (Russia)|Mosca]] sulla politica estera e su quella interna, nel [[1948]] la [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|JugoslaviaIugoslavia]] fu espulsa dal [[Cominform]] e ne restò fuori per sempre, uscendo definitivamente dall'orbita di influenza sovietica.
 
La JugoslaviaIugoslavia di Tito rimase un paese a [[economia pianificata]], anche se nel [[1950]] Tito inaugurò una politica di [[autogestione dei lavoratori]]<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/597295/Josip-Broz-Tito/7302/Self-management-and-decentralization Josip Broz Tito: Self-management and decentralization] su "Encyclopædia Britannica"</ref> che fu alla base del sistema produttivo jugoslavo. Sul piano internazionale, Tito fondò nel [[1956]], col presidente [[Egitto|egiziano]] [[Gamal Abd el-Nasser|Nasser]] e il primo ministro [[india]]no [[Jawaharlal Nehru|Nehru]], il [[Movimento dei paesi non allineati]]<ref name="3c"/>, criticò l'invasione della [[Cecoslovacchia]] e dell'[[Repubblica Popolare d'Ungheria|Ungheria]] da parte degli eserciti del [[Patto di Varsavia]]<ref name="3c"/> e si propose come mediatore nel [[Conflitti arabo-israeliani|conflitto arabo-israeliano]]. La politica interna fu caratterizzata da un forte accentramento del potere vòlto a stroncare ogni sussulto nazionalista e ogni riforma a livello locale, anche se, col passare degli anni, in Jugoslavia venivano fatti timidi passi verso un'economia più liberale, fino alla costituzione del [[1974]] che concesse larghissime autonomie alle repubbliche federate<ref name="3c"/>.
 
=== Suddivisione amministrativa ===
La Repubblica Socialista Federale di JugoslaviaIugoslavia era divisa in 6 repubbliche e 2 province autonome:
{| class="wikitable"
! <div align="center">'''Nome'''</div> !! <div align="center">'''[[Capitale (città)|Capitale]]'''</div> !! <div align="center">'''[[Bandiera]]'''</div> !! <div align="center">'''[[Stemma]]'''</div>
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[[File:FranjoTudman.JPG|thumb|upright=0.5|Franjo Tuđman]]
[[File:Milan Kucan.jpg|thumb|upright=0.5|Milan Kučan]]
{{vedi anche|Guerre jugoslaveiugoslave|Repubblica Federale di JugoslaviaIugoslavia|Serbia e Montenegro}}
Il maresciallo Tito morì il 4 maggio [[1980]]<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/597295/Josip-Broz-Tito Josip Broz Tito] su "Encyclopædia Britannica"</ref>. Nel frattempo, la situazione economica si andava deteriorando, alimentando il divario tra le repubbliche di [[Repubblica Socialista di Slovenia|Slovenia]] e [[Repubblica Socialista di Croazia|Croazia]] più ricche e il resto del paese. Questa separazione economica incominciò a diventare una spinta verso una volontà indipendentista ispirata dai dirigenti politici locali.
 
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[[File:Slobodan Milosevic cropped.jpg|thumb|135x135px|Slobodan Milošević]]
 
Nel [[1990]], a séguito del malcontento generale della popolazione dell'intera JugoslaviaIugoslavia, furono indette elezioni multipartitiche nelle sei repubbliche: in Croazia venne eletto il nazionalista [[Franjo Tuđman]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/franjo-tudjiman/ Tudjiman, Franjo] su Enciclopedia Treccani</ref> e in Slovenia il socialdemocratico [[Milan Kučan]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/slovenia/ Slovenia] su Enciclopedia Treccani</ref> che appoggiarono immediatamente le rivendicazioni indipendentiste dei loro popoli; in [[Repubblica Socialista di Bosnia ed Erzegovina|Bosnia ed Erzegovina]] fu eletto il nazionalista musulmano [[Alija Izetbegović]] che auspicava un allentamento dei legami politici con la JugoslaviaIugoslavia<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/alija-izetbegovic/ Izetbegović, Alija] su Enciclopedia Treccani</ref>; in [[Repubblica Socialista di Macedonia|Macedonia]] venne eletto il comunista [[Kiro Gligorov]], favorevole a una futura indipendenza<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/repubblica-di-macedonia/ Macedonia, Repubblica di] su Enciclopedia Treccani</ref>, e in [[Repubblica Socialista di Serbia|Serbia]] fu confermato presidente il comunista [[Slobodan Milošević]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/slobodan-milosevic/ Milošević, Slobodan] su Enciclopedia Treccani</ref> contrario al disfacimento della federazione e che revocò lo statuto di autonomia del Kosovo e della [[Voivodina]] per fermare le spinte centrifughe.
 
Nel [[1991]], Slovenia e Croazia si dichiararono indipendenti. Dal 26 giugno al 7 luglio venne combattuta una [[Guerra dei dieci giorni|guerra]] tra l'[[Jugoslovenska narodna armija|esercito jugoslavoiugoslavo]] e l'armata territoriale slovena, che vide la resa dell'esercito federale. Dal [[1991]] al [[1995]] durò il [[Guerra d'indipendenza croata|conflitto]] tra l'esercito croato e la popolazione serba della Croazia, appoggiata dall'esercito jugoslavoiugoslavo, che si concluse con la vittoria croata.
 
Nel [[1992]] anche la Bosnia-Erzegovina si dichiarò indipendente, e fino al [[1995]] la repubblica fu sconvolta da diversi conflitti che videro opposti [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina|musulmani e croati contro i serbi di Bosnia]] e [[Guerra croato-musulmana in Bosnia ed Erzegovina|musulmani contro croati di Bosnia]], conclusisi con l'[[accordo di Dayton]] che sancì la creazione di una [[Bosnia ed Erzegovina|repubblica indipendente]] su base federale.
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Nel settembre del [[1991]] anche la [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]] si era dichiarata indipendente senza che ne scaturisse alcuna azione bellica, ma alla quale seguirono battaglie tra albanesi e macedoni.
 
Dopo la proclamazione dell'indipendenza di Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Macedonia, lo Stato jugoslavoiugoslavo era limitato ai soli territori della Serbia e del Montenegro che decisero di rimanere uniti, dando vita, il 27 aprile [[1992]] alla '''[[Repubblica Federale di Jugoslavia|Repubblica Federale di Iugoslavia]]'''.
 
Nel [[1996]] le tensioni nella provincia serba del Kosovo tra la maggioranza di etnia albanese e la minoranza serba si inasprirono. Fino al [[1999]] fu combattuto un [[Guerra del Kosovo|conflitto]] tra l'organizzazione indipendentista paramilitare albanese [[Ushtria Çlirimtare e Kosovës|UÇK]] e la polizia appoggiata da forze paramilitari serbe, che si concluse, dopo quasi tre mesi di [[Operazione Allied Force|bombardamenti]] della [[NATO]] sulla Jugoslavia, con l'[[Accordo di Kumanovo]] che sancì il ritiro dell'esercito federale dalla provincia e la sua sostituzione con la forza internazionale [[Kosovo Force|KFOR]], il mantenimento della sovranità jugoslava e l'amministrazione dell'[[ONU]] tramite l'[[United Nations Interim Administration Mission in Kosovo|UNMIK]].
 
Il 3 settembre [[2003]] la '''Repubblica Federale di JugoslaviaIugoslavia''' cambiò denominazione in '''[[Serbia e Montenegro|Unione Statale di Serbia e Montenegro]]'''. La federazione restò in vigore fino al 21 maggio [[2006]] quando venne sciolta dando vita ai due stati indipendenti di [[Serbia]] e [[Montenegro]].
 
Il 17 febbraio [[2008]], il [[Kosovo]] dichiarò unilateralmente la propria indipendenza e la costituzione in repubblica, decisione non accettata dalla Serbia.
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=== Mappe storiche ===
<gallery>
File:Banovine Jugoslavia.png|Suddivisione del Regno di JugoslaviaIugoslavia
File:Croatia-41-45.gif|[[Invasione della Jugoslavia|Divisione della JugoslaviaIugoslavia]] dopo la sua invasione da parte delle [[Potenze dell'Asse]].
File:Yi-map.png|RF JugoslavaIugoslava tra il 1992 e il 2003
File:Flag-map of Yugoslavia (Neutral).svg|JugoslaviaIugoslavia neutrale
File:Flag-map of Kingdom of Yugoslavia.svg|Regno di JugoslaviaIugoslavia
File:Flag-map of Yugoslavia.svg|Repubblica Socialista Federale di JugoslaviaIugoslavia
File:Former Yugoslavia Flag Map (Without Kosovo).png|Ex JugoslaviaIugoslavia senza il Kosovo
File:Former Yugoslavia Flag Map (With Kosovo).png|Ex JugoslaviaIugoslavia con il Kosovo
</gallery>
 
[[File:Breakup of Yugoslavia-TRY2.gif|thumb|center|upright=1.5|Disintegrazione della JugoslaviaIugoslavia:<br />{{legend|#b62c2c|[[Repubblica Socialista Federale di JugoslaviaIugoslavia]] <small>(1945-1992)</small>}}{{legend|#404375|[[Repubblica Federale di Jugoslavia]] <small>(1992-2003)</small><br />{{spazi|5}}[[Serbia e Montenegro]] <small>(2003-2006)</small>}}{{legend|#a1c893|[[Slovenia]] <small>(1991-)</small>}}{{legend|#de5c5c|[[Croazia]] <small>(1991-)</small>}}{{legend|#e1995b|[[Repubblica di Macedonia|Macedonia]] <small>(1991-)</small>}}{{legend|#9394c2|[[Repubblica Serba di Krajina|Krajina Serba]] <small>(1991-1995/96)</small>}}{{legend|#cbcbcb|[[Bosnia ed Erzegovina]] <small>(1992-1998)</small>}}{{legend|#e18080|[[Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia|Erzeg-Bosnia Croata]] <small>(1992-1994)</small>}}{{legend|#5d61a2|[[Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina]] <small>(1995-)</small>}}{{legend|#black|[[Linea di Confine Inter-Entità|Linea di confine fra le due entità]] (IEBL)}}{{legend|#a4a4a4|[[Federazione di Bosnia ed Erzegovina]] <small>(1994-)</small>}}{{legend|#dcedff|[[UNTAES]] <small>(1996-1998)</small>}}
{{legend|#f0eabb|[[Montenegro]] <small>(2006-)</small>}}{{legend|#63809f|[[Serbia]] <small>(2006-)</small>}}{{legend|#800000|''[[Kosovo]]''<ref>Indipendenza dichiarata in via unilaterale; attualmente il territorio kosovaro è sotto l'amministrazione dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].</ref> <small>(2008-)</small>}}]]
 
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! <div align="center">'''Nome'''</div> !! <div align="center">'''[[Bandiera]]'''</div> !! <div align="center">'''[[Stemma]]'''</div>
|-
|[[Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni]]<br />[[Regno di Jugoslavia|Regno di Iugoslavia]]
|<div align="center">[[File:Flag of the Kingdom of Yugoslavia.svg|70px]]</div>
|<div align="center">{{simbolo|Coat of arms of the Kingdom of Yugoslavia.svg|40}}</div>
|-
|[[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia]]
|<div align="center">[[File:Flag of SFR Yugoslavia.svg|70px]]</div>
|<div align="center">{{simbolo|Emblem of SFR Yugoslavia.svg|40}}</div>
|-
|[[Repubblica Federale di Jugoslavia|Repubblica Federale di Iugoslavia]]<br />[[Serbia e Montenegro]]
|<div align="center">[[File:Flag of FR Yugoslavia.svg|70px]]</div>
|<div align="center">{{simbolo|Coat of arms of Serbia and Montenegro.svg|40}}</div>
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== Stati successivi ==
Dopo le guerre e i rivolgimenti politici che hanno portato al dissolvimento della JugoslaviaIugoslavia, l'area dei ''Balcani'' e della regione geografica dell'''Adria'' è suddivisa nei seguenti 7 stati sovrani:
 
{| class="wikitable"
Riga 269:
 
== Voci correlate ==
* [[Linea di successione al trono di Jugoslavia|Linea di successione al trono di Iugoslavia]]
* [[Corona di Jugoslavia|Corona di Iugoslavia]]
* [[Serbia e Montenegro]]
* [[Serbia]], [[Voivodina]], [[Kosovo]]
Riga 278:
* [[Bosnia ed Erzegovina]]
* [[Repubblica di Macedonia]]
* [[Guerre jugoslave|Guerre iugoslave]]
 
== Altri progetti ==