Maria Clotilde di Savoia: differenze tra le versioni

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=== Il matrimonio ===
[[File:Napoléon Joseph Charles Paul Bonaparte painting.jpg|thumb|left|upright=0.7|Girolamo Bonaparte, marito di Clotilde, ritratto da [[Hippolyte Flandrin]]]]
Nel 1858, [[Cavour]] gestiva abilmente le trame diplomatiche piemontesi. Siccome l'imperatore francese [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]], che già aveva avuto un passato liberale, sembrava ben disposto verso la causa risorgimentale italiana, il conte impiegò i propri sforzi nel formare un'alleanza con la Francia. Così, in segreto, i due uomini si incontrarono il 21 luglio a [[Plombières]] per concludere [[Accordi di Plombières|i celebri accordi]]. L'imperatore chiedeva la cessione di [[Nizza]] e della [[Savoia (regione storica)|Savoia]] in cambio del suo aiuto, prodromo della [[secondaSeconda guerra d'indipendenza]].
 
Inoltre, prometteva di garantire la propria protezione su un regno dell'Italia centrale svincolato dal potere pontificio e guidato, nei suoi obiettivi, dal cugino [[Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte|Napoleone Giuseppe Carlo Paolo (detto Girolamo) Bonaparte]], nipote del più celebre Napoleone. Perché ciò fosse possibile, e perché l'alleanza fosse più stabile, era necessario un matrimonio tra Girolamo e una principessa di casa Savoia. La scelta cadde così su Clotilde.<ref>C. Tessaro, cit., pp. 53-54</ref> L'imperatore non fece delle nozze una ''conditio sine qua non'' per il rispetto degli accordi, ma Cavour capì facilmente come un rifiuto avrebbe compromesso le speranze di ricevere dalla Francia il sostegno necessario.<ref>C. Tessaro, cit., p. 62</ref>
 
Girolamo non aveva solo vent'anni più della possibile sposa, ma anche e soprattutto una concezione diversa della vita. Anch'egli liberale sin dalla giovinezza, si era spesso imbarcato in relazioni amorose fugaci e conduceva una vita lontana dai precetti della Chiesa, verso i quali nutriva al contrario un notevole fastidio.
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La primogenita del re passò tutto il mese di agosto a Casotto, meditando sulla risposta, e a settembre tornò a [[Racconigi]]. Fu qui che prese una decisione definitiva, accettando le nozze. Per quanto la scelta fosse condizionata da ragioni politiche, derivò in buona parte anche dalla convinzione di realizzare, attraverso una consapevole e al tempo stesso sacrificante adesione ai desideri di Cavour e dell'imperatore francese e alle esigenze della patria, la volontà di Dio. Lei stessa confidò successivamente come la sua decisione non fosse dovuta - almeno non semplicemente - a un'imposizione altrui: « L'ho sposato, il principe, perché l'ho voluto io ».<ref>M. M. Favero, cit., p. 42</ref>
 
Pose tuttavia un'unica condizione: vedere il fidanzato prima di andare all'altare. La visita di Gerolamo veniva procrastinata, sicché la principessa ebbe intanto modo di lasciare Racconigi per tornare in città. L'incontro tra i futuri coniugi avvenne a Torino il 16 gennaio 1859, e permise di sciogliere le ultime riserve di Clotilde, rendendo ufficiali le imminenti nozze. L'annuncio suscitò veementi proteste all'interno da parte della corte torinese, indignata nel vedere come la vita di una quindicenne venisse sacrificata per soddisfare le trame politiche dei governanti. Una missiva coeva, indirizzata da [[Costanza Alfieri di Sostegno|Costanza d'Azeglio]] al figlio [[Emanuele d'Azeglio|Emanuele]], svela la « riprovazione » di « tutte le classi sociali »: « La nobiltà l'ha manifestata non andando affatto alla prima illuminazione del teatro e al ballo Cavour ». Dopo questa dimostrazione, però, si « è andati in folla a teatro e a Corte », per « non tenere il broncio al Re e ancor meno alla principessa, che è molto amata ».<ref>{{cita web|url=http://www.uciimtorino.it/costanzadazeglio/ii_05_1859_parte_prima.pdf|titolo=Gli eventi nelle lettere di Costanza D'Azeglio,
a cura di Maria Luisa Badellino|accesso=20 gennaio 2014}}</ref>
[[File:L'impératrice Eugénie en robe de cour, 1862, Franz Xaver Winterhalter (detail).jpg|thumb|upright=0.8|L'imperatrice Eugenia]]
Il 23 gennaio, il generale [[Adolphe Niel|Niel]] formulò al padre della sposa la richiesta ufficiale, mentre il 28 furono verbalizzati gli accordi di Plombières in un incontro tra il re, Gerolamo e l'imperatore. Domenica 30 gennaio [[1859]], nella [[Cappella della Sacra Sindone|Cappellacappella reale della Sacra Sindone]], il rito del matrimonio venne officiato dall'[[Arcidiocesi di Vercelli|arcivescovo di Vercelli]] [[Alessandro d'Angennes]], ma concelebrarono anche i presuli di [[Diocesi di Casale Monferrato|Casale Monferrato]], [[Diocesi di Savona-Noli|Savona]], [[Diocesi di Pinerolo|Pinerolo]] e [[Diocesi di Susa|Susa]]. Clotilde rinunciava formalmente alla corona, portando in dote 500 .000 lire, cui vanno aggiunte 300 .000 lire di gioielli e 100 .000 di corredo.<ref>C. Tessaro, cit., pp. 81-83</ref> Napoleone III poté quindi anche accrescere il prestigio della sua famiglia, imparentandola con una delle più antiche dinastie europee.
 
Come era d'uso in occasione delle nozze di Casa Savoia, una grande festa seguì il rito sacro: parate e spettacoli nelle strade torinesi si unirono al fastoso ricevimento allestito in municipio. Una discreta somma, inoltre, fu devoluta ai poveri, a Torino come in Francia. Il giorno stesso del matrimonio gli sposi lasciarono la città. Il re, [[Cavour]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] li accompagnarono in treno sino a [[Genova]], dove tutti insieme assistettero, la sera, ad una rappresentazione presso il [[Teatroteatro Carlo Felice]], tra l'entusiasmo della folla. Dopo aver dormito due notti sotto la Lanterna, Clotilde salutò il padre e salpò in direzione di [[Marsiglia]], per proseguire in seguito alla volta della capitale francese. Nel pomeriggio del 4 settembre la principessa lasciò la Provenza a bordo di un treno imperiale, giungendo la mattina seguente a [[Fontainebleau]]; qui fece la conoscenza del suocero [[Girolamo Bonaparte|Gerolamo]] e della cognata [[Matilde Bonaparte|Matilde]], ed infine, la sera del medesimo giorno, arrivò a [[Parigi]], accolta a corte dalla coppia imperiale.<ref>C. Tessaro, cit., pp. 84-87</ref>
 
=== A Parigi ===