Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia: differenze tra le versioni

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La '''chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]], situato nel [[Municipio 1 di Milano|centro storico]] di [[Milano]]. Essa è situata nel luogo dove la tradizione narra che fu tenuto prigioniero [[Sant'Alessandro di Bergamo|Sant'Alessandro martire]]. L'appellativo ''in Zebedia'' deriva dal nome del carcere in cui fu rinchiuso il [[martire]], che appunto si chiamava ZebediaCarcere Zebedeo.
 
== Il Carcere Zebedeo ==
Sullo stesso luogo dove un tempo sorgeva il Carcere Zebedeo, luogo di detenzione dove fu rinchiuso, nel [[II secolo]], [[Alessandro di Bergamo|sant'Alessandro]], fu costruita, nel [[V secolo]], una primigenia chiesa dedicata a questo santo, edificio religioso che diverrà poi di riferimento di una delle più antiche parrocchie di Milano<ref name="30giorni">{{cita web|url=http://www.30giorni.it/articoli_supplemento_id_22118_l1.htm|titolo=Il martirio di sant'Alessandro - 26 agosto|accesso=17 giugno 2018}}</ref>. In seguito questa prima chiesa di Sant'Alessandro fu demolita, unitamente alla vicina [[Chiesa di San Pancrazio (Milano)|chiesa di San Pancrazio]], per poter permette la costruzione del moderno ed omonimo edificio religioso, che prese la seconda parte del nome, ''in Zebedia'', proprio dall'antico carcere<ref name="Cita|Sonzogno|pp. 101-102">{{Cita|Sonzogno|pp. 101-102}}.</ref>
 
 
== Storia ==
L'architetto iniziale della moderna chiesa di Sant'Alessandro fu uno dei padri Barnabiti; la scelta della pianta centrale la si può considerare una delle ultime sperimentazioni su questo tipo di planimetria, i cui modelli vengono dal progetto di Bramante per San Pietro, recuperato tra i vari autori, tra i quali in questo caso si fa riferimento probabilmente all'[[Galeazzo Alessi|Alessi]]. L'Alessi infatti risulta attivo a Milano, dopo il suo lungo lavoro a Genova dove aveva progettato la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|basilica di N. S. Assunta in Carignano]]. Nel caso di Sant'Alessandro si tratta di un recupero tardivo di tale impostazione, che viene modificata nelle linee ad esempio curvando i profili in facciata con i fastoni seicenteschi e la nuova modulazione del fronte.
 
La costruzione ebbe inizio nel [[1601]] su un progetto del barnabita [[Lorenzo Binago]], cui si affiancò, come perito per i dissesti statici, il più noto [[Francesco Maria Richino]]. La prima pietra della chiesa venne posata il 30 marzo [[1602]] dal cardinale [[Federico Borromeo]], andando ad aggiungersi ai numerosi cantieri religiosi attivi nella Milano di quell'epoca, quali [[Chiesa di San Giuseppe (Milano)|San Giuseppe]], [[Chiesa di Sant'Angelo (Milano)|Sant'Angelo]], [[Chiesa di Sant'Antonio abate (Milano)|Sant'Antonio abate]], e naturalmente il Duomo. Con esse rappresenta uno degli esempi più precoci del Barocco milanese. La costruzione fu molto celere, tanto che la cupola era già terminata nel 1626. Fu terminata dal Richino nel 1658, mentre proseguivano i lavori di decorazione interna.
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* Mina Gregori (a cura di), ''Pittura a Milano dal seicento al neoclassicismo'', Cariplo, Milano, 1999.
* Andrea Spiriti, ''Sant'Alessandro in Zebedia a Milano'', ISAL, Milano, 1999.
* {{cita libro | cognome= Sonzogno| nome= Lorenzo | titolo= Vicende di Milano rammentate dai nomi della sue contrade o sia origini di questi nomi (etc.) 2. ed. riveduta e notabilmente ampliata| url=https://books.google.it/books/about/Vicende_di_Milano_rammentate_dai_nomi_de.html?id=rstMAAAAcAAJ&redir_esc=y|editore=[[Sonzogno (editore)|Sonzogno]]| città=Milano | anno= 1835 |isbn= no|cid=Sonzogno}}
 
== Voci correlate ==