Dittatura: differenze tra le versioni

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La '''dittatura''' è una forma [[autoritarismo|autoritaria]] di [[governo]] che, nella sua accezione moderna, accentra il [[potere]] in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo [[dittatore]], non limitato da [[legge|leggi]], [[costituzione|costituzioni]], o altri [[politica|fattori politici]] e sociali interni allo [[Stato]].<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/D/dittatura.shtml definizione di dittatura] sul Dizionario della Lingua Italiana Sabatini-Coletti.</ref><ref>[http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/dittatura.aspx?idD=1&Query=dittatura definizione di dittatura] sul Grande Dizionario Italiano di Aldo Gabrielli.</ref>
 
In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza. In questo senso la dittatura coincide spesso con l'[[autoritarismo]] e con il [[totalitarismo]]. Sua caratteristica è anche la negazione della libertà di espressione e di stampa. La dittatura è considerata l'opposto della [[democrazia]]. Va inoltre detto che il dittatore può giungere al potere anche attraverso mezzi democratici (valga l'esempio di [[Adolf Hitler]], il cui partito raggiunse la maggioranza relativa dei voti nelle [[Elezioni federali tedesche del luglio 1932|elezioni di luglio]] e del [[Elezioni federali tedesche del novembre 1932|novembre 1932]]). La salita al potere di una dittatura è favorita da situazioni di grave [[crisi economica]] - per esempio dopo una [[guerra]] - sociali - lotte di classi - politiche - instabilità del regime precedentemente esistente...
 
== Cenni storici ==