Panslavismo: differenze tra le versioni

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[[File:Flag of Yugoslavia (1918–1943).svg|thumb|La bandiera panslava assunta nel Primo Congresso Panslavo a Praga nel 1848, questa fu poi la bandiera della Jugoslavia]]
Lo scrittore [[Ján Kollár]] ([[1793]]-[[1852]]) attribuì agli [[idiomi slavi]] nel saggio ''Sulla reciprocità letteraria dei diversi ceppi e dialetti della nazione slava'' ([[1836]]) il carattere di dialetti riferentisi a un'unica antica lingua, quella che i linguisti odierni definiscono [[proto-slavo]]. I principali teorici furono presso le popolazioni residenti dentro i confini dell'[[Impero Asburgico]], ovvero [[Repubblica Ceca|Cechi]], [[Slovenia|Sloveni]], [[Slovacchia|Slovacchi]], [[Croazia|Croati]] e [[Serbi]] di Croazia.
Il primo congresso panslavo fu a [[Praga]] nel [[1848]], presieduto dallo storico [[František Palacký]]. La più grande divisione teorica è quella tra il "Piccolo Panslavismo", che esclude la [[Russia]], ed il "Grande Panslavismo", che la include. L'[[Impero Russo]] usò spesso l'idea della riunificazione slava e della [[Terza Roma]] per giustificare la sua [[Espansione slava nelle Alpi Orientali|espansione]] nell'[[Europa centro-orientale]] e nei [[Balcani]]. Il movimento ebbe un ruolo ideologico fondamentale per la creazione del [[Regno di Jugoslavia]]. I principali ostacoli alla riunione dei popoli slavi sono aspri conflitti storici e la mancanza di coesione territoriale, essendo slavi del nord e del sud divisi geograficamente dalla presenza di [[Austria|tedeschiaustriaci]], [[Ungheria|ungheresi]] e [[Romania|romeni]], popoli di cultura e lingua non slava.
 
==Voci correlate==