Lisia: differenze tra le versioni

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*''Contro Simone'' (III): un vecchio cittadino si discolpa da una denuncia sportagli per aver furiosamente litigato e fatto a pugni con il querelante suo acceso rivale nell'amore verso un ragazzo.
*''Per l'olivo sacro'': (VII): quest'orazione riguarda un'accusa di empietà. Un piccolo proprietario terriero è incolpato di aver sradicato un olivo sacro dal proprio terreno. Quest'orazione è nota anche con il nome di Areopagitico, che deriva dal nome del tribunale nel quale fu pronunciata.
*''[[Per l'invalido]]'' (XXIV): [[Atene]], (forse) 403 a.C.: la polis prevedeva sussidi di invalidità per chi aveva un reddito minore a 3 mine. Il personaggio è invalido, ma non si sa quale sia l'invalidità. Il sussidio gli viene tolto, poiché considerato benestante, dunque l'invalido si affida a Lisia, che scrive quest'orazione da proclamare davanti ai 500 consiglieri della boulè. Rimane un mistero come questa persona povera abbia potuto pagare Lisia.
*''[[Per l'uccisione di Eratostene]]'' (I): è l'orazione difensiva di un processo per omicidio. Eufileto, marito tradito, deve dimostrare che ha ucciso l'amante di sua moglie, Eratostene, in nome della legge dell'omicidio legittimo (φόνος δίκαιος [phónos díkaios]) e che non ha premeditato la morte, come sostengono gli accusatori e parenti del morto.
Le orazioni di Lisia, se si eccettuano le prime due (contenute, la prima, nel codice Marciano 422 del secolo XV d.C.; la seconda, nel Parigino Coisliniano 249 del secolo XI d.C. e nel Marciano 416 del secolo XIII d.C.), sono contenute nel codice Palatino di Heidelberg 88, risalente al secolo XII d.C.<ref name="Colonna">A. Colonna, ''La letteratura greca'', Lattes Editori, Torino 1969, p. 474.</ref>.