Sinistra Critica: differenze tra le versioni

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Del partito fecero parte esponenti di spicco come gli ex senatori [[Luigi Malabarba]] e [[Franco Turigliatto]], l'ex deputato [[Salvatore Cannavò]], [[Lidia Cirillo]] e [[Flavia D'Angeli]].
 
Come organizzazione politica indipendente si è candidata alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]] ed è stata particolarmente attiva nei movimenti sociali, settore di intervento che ha sempre privilegiato rispetto alla presenza elettorale. Il movimento si è sciolto nel luglio 2013 e dalle sue ceneri sono nate due nuove organizzazioni indipendenti: Solidarietà Internazionalista,<ref>[http://solidarietainternazionalista.wordpress.com/ ''Solidarietà Internazionalista | People before profit''<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> coinvolta nella costruzione del Communia Network; e Sinistra Anticapitalista. <ref>[http://anticapitalista.org ''Sinistra Anticapitalista | :: Ecosocialista Femminista Rivoluzionaria ::''<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Storia ==
In occasione del VI congresso del [[Partito della Rifondazione Comunista]] (PRC) tenutosi dal 3 al 6 marzo 2005<ref>[http://www.rifondazione.it/archivio/congressi/vi/ VI Congresso nazionale Prc] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120112084346/http://www.rifondazione.it/archivio/congressi/vi/|data=12 gennaio 2012}}</ref> l'area [[Trotskismo|trotskista]] propone un documento alternativo a quello della maggioranza, non condividendo innanzitutto la svolta di governo del PRC e le conseguenze negative che avrebbe prodotto sul movimento e sullo sviluppo delle lotte sociali. Da lì Sinistra Critica si costituì in area programmatica del PRC, intenzionata a dare battaglia sulla verifica della reale efficacia della linea politica uscita vincente nel sesto congresso,<ref>{{cita web|url=http://www.sinistracriticamarche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid=30|titolo=Sito dell'Associazione Sinistra Critica Marche|accesso=11-02- febbraio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071203152535/http://www.sinistracriticamarche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid=30|dataarchivio=3 dicembre 2007}}</ref> dove il documento di Sinistra Critica si era attestato al 6,5%.<ref>{{cita web|url=http://www.rifondazione.it/vi/documenti/doc4.html|titolo=Documento al congresso|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060509180448/http://www.rifondazione.it/vi/documenti/doc4.html|dataarchivio=9 maggio 2006}}</ref>
 
Il 27 e 28 gennaio 2007 si è tenuta a Roma l'assemblea costituente dell'Associazione Sinistra Critica. Il 21 febbraio 2007 [[Franco Turigliatto]], senatore ed esponente dell'Associazione Sinistra Critica, dopo essere stato fedele alla linea di Rifondazione anche in politica estera non ha votato a favore della mozione di maggioranza che approvava la relazione sulla politica estera di [[Massimo D'Alema]], abbandonando il Senato prima del voto. Nonostante la solidarietà tra gli altri del deputato [[Salvatore Cannavò]], anch'esso di Sinistra Critica, il 1º marzo Turigliatto viene allontanato per due anni dal partito, il provvedimento disciplinare più grave previsto dallo statuto del PRC. Il 15 aprile 2007 si è tenuta a Roma l'assemblea nazionale dell'associazione a cui hanno partecipato un migliaio di persone per siglare un patto dell'opposizione sociale al [[Governo Prodi II|governo Prodi]]. Al termine dell'assemblea è stato chiesto a Turigliatto di ritirare le dimissioni da senatore, ritiro che ha attuato il 30 aprile entrando stabilmente nel [[Gruppo Misto (Italia)|Gruppo Misto]] del Senato.
Il 27 e 28 gennaio 2007 si è tenuta a Roma l'assemblea costituente dell'Associazione Sinistra Critica.
 
Tra il 20 e il 23 settembre 2007 si è tenuto a Bellaria il seminario nazionale dell'associazione. Nelle conclusioni Cannavò ha proposto l'apertura di una costituente anticapitalista in alternativa al percorso governista della cosiddetta Cosa Rossa (progetto politico che si sarebbe poi concretizzato ne [[La Sinistra l'Arcobaleno]]), che proponesse ai militanti del PRC un altro progetto di lavoro. I parlamentari Franco Turigliatto e Salvatore Cannavò hanno poi ribadito la propria contrarietà in parlamento a tutto l'impianto del protocollo sullo Stato sociale, confermando il proprio voto contrario. Nell'autunno 2007 è stata parte attiva nella campagna per il no al referendum consultivo svoltosi l'8, il 9 e il 10 ottobre su proposta dei sindacati confederali in merito all'accordo sullo Stato sociale siglato il 23 luglio 2007 tra governo e parti sociali con lo slogan «C'è chi dice no». In una dichiarazione congiunta il deputato Salvatore Cannavò e il senatore Franco Turigliatto prendono le distanze dalla [[legge finanziaria]] per l'anno 2008 nel suo insieme, cioè comprensiva anche del protocollo sullo Stato sociale che ne è un «collegato» e dichiarano il loro voto contrario.<ref>{{cita web|url=http://www.noipress.com/attualita/DettaglioNews.asp?ID_News=5314|titolo=Finanziaria: Il rinvio del pacchetto sul welfare che fa discutere|accesso=11 febbraio 2008|data=30 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> Il 16 novembre 2007 il senatore Franco Turigliatto non partecipa al voto finale sulla legge finanziaria in Senato. Il 27 novembre Turigliatto ha invece votato contro la fiducia al governo in Senato in una seduta dove il governo ha incassato la fiducia sullo Stato sociale con 162 sì, un no e Roberto Calderoli astenuto. Quasi tutta la [[Casa delle Libertà]] è uscita dall'aula.
Il 21 febbraio 2007 [[Franco Turigliatto]], senatore ed esponente dell'Associazione Sinistra Critica, dopo essere stato fedele alla linea di Rifondazione anche in politica estera non ha votato a favore della mozione di maggioranza che approvava la relazione sulla politica estera di [[Massimo D'Alema]], abbandonando il Senato prima del voto. Nonostante la solidarietà tra gli altri del deputato [[Salvatore Cannavò]], anch'esso di Sinistra Critica, il 1º marzo Turigliatto viene allontanato per due anni dal partito, il provvedimento disciplinare più grave previsto dallo statuto del PRC.
 
Nella assemblea di Roma del 6, 7 e 8 dicembre si è ufficializzata la separazione dell'area programmatica che era rimasta ancora nel PRC, ritenendo ormai concluso il percorso di Rifondazione Comunista iniziatosi nel 1991 visto che tale partito negli stessi giorno dava vita a La Sinistra l'Arcobaleno. Tutto questo è stato ufficializzato nel Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista del 16 dicembre 2007. Sinistra Critica diventa quindi un movimento politico per la sinistra anticapitalista e pone come obiettivo la nascita di una costituente anticapitalista fra tutti i soggetti che vogliono praticare subito l'opposizione di sinistra al governo Prodi.
Il 15 aprile 2007 si è tenuta a Roma l'assemblea nazionale dell'associazione a cui hanno partecipato un migliaio di persone per siglare un patto dell'opposizione sociale al [[Governo Prodi II|governo Prodi]]. Al termine dell'assemblea è stato chiesto a Turigliatto di ritirare le dimissioni da senatore, ritiro che ha attuato il 30 aprile entrando stabilmente nel [[Gruppo Misto (Italia)|Gruppo Misto]] del Senato.
 
Tra il 20 e il 23 settembre 2007 si è tenuto a Bellaria il seminario nazionale dell'associazione. Nelle conclusioni Cannavò ha proposto l'apertura di una costituente anticapitalista in alternativa al percorso governista della cosiddetta Cosa Rossa (progetto politico che si sarebbe poi concretizzato ne [[La Sinistra l'Arcobaleno]]), che proponesse ai militanti del PRC un altro progetto di lavoro. I parlamentari Franco Turigliatto e Salvatore Cannavò hanno poi ribadito la propria contrarietà in parlamento a tutto l'impianto del protocollo sullo Stato sociale, confermando il proprio voto contrario.
 
Nell'autunno 2007 è stata parte attiva nella campagna per il no al referendum consultivo svoltosi l'8, il 9 e il 10 ottobre su proposta dei sindacati confederali in merito all'accordo sullo Stato sociale siglato il 23 luglio 2007 tra governo e parti sociali con lo slogan «C'è chi dice no».
 
In una dichiarazione congiunta il deputato Salvatore Cannavò e il senatore Franco Turigliatto prendono le distanze dalla [[legge finanziaria]] per l'anno 2008 nel suo insieme, cioè comprensiva anche del protocollo sullo Stato sociale che ne è un «collegato» e dichiarano il loro voto contrario.<ref>{{cita web|url=http://www.noipress.com/attualita/DettaglioNews.asp?ID_News=5314|titolo=Finanziaria: Il rinvio del pacchetto sul welfare che fa discutere|accesso=11/02/2008|data=30/09/2007|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 16 novembre 2007 il senatore Franco Turigliatto non partecipa al voto finale sulla legge finanziaria in Senato. Il 27 novembre Turigliatto ha invece votato contro la fiducia al governo in Senato in una seduta dove il governo ha incassato la fiducia sullo Stato sociale con 162 sì, un no e Roberto Calderoli astenuto. Quasi tutta la [[Casa delle Libertà]] è uscita dall'aula.
 
Nella assemblea di Roma del 6, 7 e 8 dicembre si è ufficializzata la separazione dell'area programmatica che era rimasta ancora nel PRC, ritenendo ormai concluso il percorso di Rifondazione Comunista iniziatosi nel 1991 visto che tale partito negli stessi giorno dava vita a La Sinistra l'Arcobaleno. Tutto questo è stato ufficializzato nel Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista del 16 dicembre 2007.
 
Sinistra Critica diventa un movimento politico per la sinistra anticapitalista e pone come obiettivo la nascita di una costituente anticapitalista fra tutti i soggetti che vogliono praticare subito l'opposizione di sinistra al governo Prodi.
 
=== Le elezioni politiche del 2008 ===
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Un appello internazionale per il voto a Sinistra Critica è stato firmato da grandi nomi della cultura e della politica internazionale tra cui [[Noam Chomsky]], [[Ken Loach]], [[Richard Stallman]], [[Howard Zinn]], [[Michel Onfray]], [[Gilbert Achcar]], [[Daniel Bensaïd]] e altri.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/07/chomsky-nel-derby-dei-comunisti-appello.html|titolo=Chomsky nel derby dei comunisti|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]}}</ref>
 
Alle elezioni svoltesi il 13 e 14 aprile la lista di Sinistra Critica ha ottenuto un risultato modesto, raggiungendo lo 0,46%<ref>{{cita web|url=http://politiche.interno.it/politiche/camera080413/C000000000.htm|titolo=Ministero dell'Interno - Elezione della Camera dei Deputati del 13 - 14 aprile 2008|accesso=15-04- aprile 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081104000934/http://politiche.interno.it/politiche/camera080413/C000000000.htm|dataarchivio=4 novembre 2008}}</ref> alla [[Camera dei Deputati|Camera]] (167.673 voti) e lo 0,42%<ref>{{cita web|url=http://politiche.interno.it/politiche/senato080413/S000000000.htm|titolo=Ministero dell'Interno - Elezione del Senato della Repubblica del 13 - 14 aprile 2008|accesso=15-04- aprile 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080420022916/http://politiche.interno.it/politiche/senato080413/S000000000.htm|dataarchivio=20 aprile 2008}}</ref> al [[Senato della Repubblica|Senato]] (136.396 voti) e non eleggendo alcun parlamentare presentatosi nelle liste del movimento.
 
=== Attività politica dopo le elezioni ===
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=== Europee ed amministrative 2009 ===
Dopo un lungo confronto con Rifondazione e i [[Partito dei Comunisti Italiani|Comunisti Italiani]] (PdCI) non aderisce alla [[Lista Anticapitalista]], la lista unica per le [[Elezioni europee del 2009 (Italia)|europee del 2009]] di cui fanno parte anche l'associazione Socialismo 2000 e [[Consumatori uniti]], ovvero l'embrione della [[costituente comunista]] già invocata in passato da PRC e PdCI, oltre che da numerosi altri gruppi.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/elezioni-2009/pdc-prc/pdc-prc.html Pdci e Prc, lista unitaria il 6 giugno "Anticapitalisti, con la sinistra europea"]</ref> Il 31 marzo 2009 il Coordinamento nazionale di Sinistra Critica ribadisce le critiche alla lista comunista unitaria e annuncia la non-partecipazione alle elezioni europee.<ref>[http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={50C2DB43-2CC9-424C-8F71-2979FB115E6E} Corriere.it: "''Europee: Sinistra Critica non si presenterà"''].</ref>
 
Sinistra Critica si candida invece alle [[Elezioni amministrative italiane del 2009|elezioni amministrative]].<ref>[http://www.sinistracritica.org/content/sinistra-critica-non-si-candidera-alle-europee-presenti-invece-alle-amministrative ''Sinistra Critica non si candiderà alle Europee. Presenti invece alle amministrative'']. {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090409054843/http://www.sinistracritica.org/content/sinistra-critica-non-si-candidera-alle-europee-presenti-invece-alle-amministrative |data=9 aprile 2009 }}</ref> Il movimento presenta liste con il proprio simbolo nelle provincie di [[Milano]], [[Napoli]], [[Provincia di Torino|Torino]], [[Provincia di Perugia|Perugia]], [[Provincia di Terni|Terni]] e [[Provincia di Livorno|Livorno]]. Identico simbolo è presente nei comuni di [[Bari]], [[Livorno]] e [[Rimini]]. Sinistra Critica fa inoltre parte di una coalizione di movimento al [[Bologna|comune]] e alla [[provincia di Bologna]] e sostiene una lista di movimento a [[Firenze]]. L'organizzazione politica è presente anche alle elezioni in numerosi altri comuni italiani non capoluoghi di provincia, in alcuni casi con il proprio contrassegno e in altri all'interno di coalizioni più ampie, ma sempre alternative al [[centro-sinistra]] oltre che al [[centro-destra]]. In particolare riesce a eleggere alcuni Consiglieri Comunali: due con la propria lista a [[Casoria]] ([[città metropolitana di Napoli|NA]]) e a [[Misano Adriatico]] ([[Provincia di Rimini|RN]]) e due in liste civiche di sinistra a [[Bagnara di Romagna]] ([[Provincia di Ravenna|RA]]) e a [[Calcinaia]] ([[Provincia di Pisa|PI]]).
 
=== La Conferenza nazionale del 2009 ===
Nell'autunno 2009 il movimento politico tiene la sua seconda conferenza nazionale, la prima da quando è divenuta organizzazione indipendente. Durante la conferenza nazionale i membri si confrontarono nella discussione nei circoli territoriali due documenti: il primo ottiene circa il 90% dei consensi e il secondo circa il 10% (in gran parte concentrati a Roma e nel centro-sud). Le due mozioni in realtà non sono contrapposte sull'intera idea di organizzazione e infatti alla conferenza nazionale di Bellaria in occasione della votazione finale sul documento politico i membri del secondo documento si astennero, dimostrando così lo slancio unitario del movimento. In tale conferenza furono eletti i tre portavoce dell'organizzazione che come da statuto non prevede la carica di segretario o capo politico nazionale.<ref>{{Citacita web|url=http://www.sinistracritica.org/node/17?q=node/15|titolo=Statuto dell'Associazione Sinistra Critica|editore=SinistraCritica.org|accesso=10-03- marzo 2010}}</ref> I tre portavoce sono [[Flavia D'Angeli]], [[Franco Turigliatto]] e [[Piero Maestri]].<ref>{{Citacita web|http://sinistracritica-taranto.blogspot.com/2009/11/chiusa-la-conferenza-di-sinistra_105.html|titolo=Chiusa la Conferenza di Sinistra Critica. Eletti i tre portavoce|editore=Sinistracritica Taranto|accesso=09-10-9 ottobre 2011}}</ref> Sul piano della proposta politica l'obiettivo di Sinistra Critica rimane quello di lavorare per la costruzione di una più ampia sinistra anticapitalista mentre nell'immediato l'organizzazione si impegna a costruire un movimento unitario contro la [[grandeGrande recessione|crisi economica]] e il [[razzismo]].
 
=== 2010: dal non voto alle elezioni regionali al Campo Giovani ===
Alle [[Elezioni regionali italiane del 2010|elezioni regionali del 2010]] dopo aver proposto a tutte le forze politiche e sociali della sinistra alternativa di costruire un terzo polo [[antiliberismoAntiliberismo|antiliberista]] e anticapitalista e aver verificato però l'impossibilità di dar vita a coalizioni o liste radicalmente alternative sia alla [[destraDestra (politica)|destra]] sia al [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (PD) Sinistra Critica ha deciso di non votare.<ref>{{Citacita web|url=http://www.sinistracritica.org/content/stavolta-non-votiamo|titolo=Stavolta non votiamo|editore=SinistraCritica.org|accesso=15-03- marzo 2010}}</ref> L'organizzazione tenta di presentarsi alle regionali dell'Umbria candidando Luigino Ciotti, ma non riesce a raccogliere le firme necessarie.
 
Tra l'aprile e il luglio 2010 Sinistra Critica è stata fra le forze politiche che hanno sostenuto la campagna di raccolta firme a favore del referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua, la quale si è conclusa con la raccolta di oltre 1.400.000 firme.
 
A fine luglio 2010 Sinistra Critica contribuisce in modo decisivo a organizzare alle porte di Perugia il Campo Giovani della [[Quarta Internazionale]],<ref>{{Citacita web|http://www.rivoluzione.ch/2010/08/27-campeggio-giovani-della-quarta.html|titolo=27° campeggio giovani della Quarta Internazionale |editore=Rivoluzione.ch|accesso=15-08- agosto 2010}}</ref> riunendo circa 500 giovani provenienti da tutto il mondo che per una settimana dibattono sui temi dell'anticapitalismo.
 
Nel dicembre 2010<ref name="http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o22999:e1">[http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o22999:e1 "''Perché usciamo da Sinistra Critica"''].</ref> dall'organizzazione esce la corrente Resistenze sociali riavvicinatasi al PRC, anche se tale separazione coinvolge solo poche decine di attivisti, prevalentemente concentrati nella città di Roma.
 
=== 2011: la vittoria dei referendum per i beni comuni e l'opposizione al governo Monti ===
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2011|amministrative del maggio 2011]] Sinistra Critica propone una linea di «Uniti a sinistra, alternativi al Pd»,<ref>{{Citacita web|url=http://sinistracriticatorino.blogspot.com/2011/05/verso-le-prossime-elezioni.html|titolo=Verso le prossime elezioni amministrative: Unità e radicalità |editore=SinistraCriticaTorino.it|accesso=18-06- giugno 2011}}</ref> che viene colta solo in alcuni casi dalle altre forze interessate. Il movimento si presenta ad esempio con la propria lista (alleata con quella della [[Federazione della Sinistra]]) al comune di Torino, si presenta come parte dell'alleanza «Napoli non si piega» (assieme a Sinistra Popolare e alla [[Rete dei Comunisti]]) a Napoli e con la formula della «Sinistra Unita» a [[Casoria]]. Decide invece una candidatura autonoma a Rimini e di non presentarsi a Milano e [[Bologna]]. In occasione dei ballottaggi il movimento esprime il proprio voto contro le destre.
 
Tuttavia lL'impegno più grande portato avanti a livello nazionale da Sinistra Critica nella prima metà del 2011 è la [[Referendum abrogativi del 2011 in Italia|campagna referendaria sull'acqua pubblica, contro il nucleare e il legittimo impedimento]]. Sinistra Critica è stata soprattutto impegnata fin dalla loro nascita nei comitati per l'acqua. La vittoria dei sì al referendum porta secondo Sinistra Critica porta al fatto che «la fase di Berlusconi viene archiviata dal voto popolare e con lui, il campione del liberismo, viene battuta la politica delle privatizzazioni e del primato del mercato sul pubblico»<ref>{{Citacita web|url=http://www.sinistracritica.org/content/una-grande-vittoria-le-nostre-vite-valgono-davvero-pi%C3%B9-dei-loro-profitti|titolo=Una grande vittoria: le nostre vite valgono davvero più dei loro profitti!!!|editore=SinistraCritica.org|accesso=18-06- giugno 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110619015001/http://www.sinistracritica.org/content/una-grande-vittoria-le-nostre-vite-valgono-davvero-pi%C3%B9-dei-loro-profitti|dataarchivio=19 giugno 2011}}</ref>.
 
Dopo la caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011 e la nascita del [[governo Monti]] si pone all'opposizione di questo nuovo esecutivo, affermando che esso «nasce come governo politico, prodotto della scelta della maggioranza dei partiti istituzionali di provare a uscire dalla loro crisi e rispondere alle esigenze del capitale europeo e italiano attraverso un temporaneo affidamento delle responsabilità di governo a tecnici che siano abbastanza autorevoli da applicare i provvedimenti richiesti dalla Bce e dai governi europei e che risponde agli interessi di Marchionne, della Confindustria e del Vaticano».<ref>{{Citacita web|url=http://www.sinistracritica.org/content/mozione-finale-del-coordinamento-nazionale-di-sinistra-critica-20-novembre-2011|titolo=Mozione finale del Coordinamento nazionale di Sinistra Critica - 20 novembre 2011|editore=SinistraCritica.org|accesso=31-12- dicembre 2011}}</ref> In particolare l'organizzazione concentra la propria opposizione sull'illegittimità del pagamento del debito pubblico.
 
=== 2012: il terzo congresso nazionale ===
L'organizzazione tiene il suo congresso nazionale con assemblee locali e provinciali fra i mesi di luglio e di settembre 2012 in cui sono in votazione tra gli iscritti un documento principale e un emendamento alternativo<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://sincrifvg.altervista.org/congresso-di-Sinistra-Critica.html ''3º congresso di Sinistra Critica ''] |datedata=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} Sincrifvg.altervista.org.</ref> che nelle assemblee locali ottengono un numero molto simile di voti. Al congresso nazionale di [[Trevi]] ([[Provincia di Perugia|PG]]) di fine settembre viene trovata una sintesi che porta al voto di una mozione conclusiva unitaria.<ref>[http://sinistracritica.org/2012/11/01/mozione-conclusiva-del-3-congresso-nazionale-di-sinistra-critica-trevi-30-settembre-2012/ ''Mozione conclusiva del 3º congresso nazionale di Sinistra Critica, Trevi, 30 settembre 2012''], Sinistracritica.org.</ref>
 
=== La non partecipazione alle elezioni politiche 2013 ===
Dopo aver raccolto insieme ad altre forze politiche e sindacali le firme per due referendum contro le modifiche all'[[articoloArticolo 18 dello statuto dei lavoratori]] previste dalla [[riforma del lavoro Fornero]] e la norma che consente alle aziende di derogare i contratti collettivi nazionali con aziendali e territoriali (che non si sarebbero mai svolte a causa dello scioglimento anticipato delle firme avvenuto prima della presentazione delle firme presso la [[Corte di cassazione]]) ha seguito con un certo interesse il percorso scaturito dall'appello «Cambiare si può» per la creazione di una lista unitaria della sinistra alternativa per le [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]], ma ha considerato la candidatura di [[Antonio Ingroia]] e la composizione delle liste legata ai partiti che lo appoggiavano ([[Italia dei Valori]], [[Federazione dei Verdi]], Movimento Arancione e Nuovo Partito d'Azione, oltre a PRC e PdCI), un sintomo di un'insufficiente discontinuità rispetto ai progetti di sinistra degli anni recenti. Sinistra Critica ha deciso dunque di non appoggiare la lista [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]] e di non sostenere alcuna lista né dare alcuna indicazione di voto, oltre che di non presentare proprie liste alle elezioni.<ref>[http://sinistracritica.org/2013/01/24/elezioni-politiche-2013-comunicato-del-coordinamento-nazionale-di-sinistra-critica/ ''Elezioni politiche 2013: Comunicato del Coordinamento Nazionale di Sinistra Critica''], Sinistracritica.org.</ref>
 
=== Lo scioglimento di Sinistra Critica ===
Il 30 luglio 2013 viene constatata l'esistenza di due aree politiche interne con strategie differenti e il partito decide di sciogliersi.<ref>{{cita web|url=http://sinistracritica.org/ |titolo= Nuovi inizi|accesso= 4 agosto 2013}}</ref> A seguito dello scioglimento della formazione nascono due nuove organizzazioni per raccoglierne l'eredità: Sinistra Anticapitalista, alla quale aderisce fra gli altri [[Franco Turigliatto]]; e Solidarietà Internazionalista, coinvolta nella costruzione della rete [[Communia Network]] alla quale aderiscono tra gli altri [[Flavia D'Angeli]], [[Gigi Malabarba]] e [[Piero Maestri]].<ref>[http://ilmegafonoquotidiano.it/news/la-separazione-di-sinistra-critica ''La separazione di Sinistra Critica''], ilmegafonoquotidiano.it.</ref>
 
== Sinistra Anticapitalista ==
[[File:Sinistra Anticapitalista Primo Maggio 2016 Torino piazza Castello.jpg|thumb|Sinistra Anticapitalista alla manifestazione per la [[Festa del lavoro]] il 1º maggio 2016 a [[Torino]]]]
Con lo scioglimento di Sinistra Critica nasce nel 2013 la formazione della [[Sinistra Anticapitalista]] a cui aderisce [[Franco Turigliatto]]. Il nuovo partito «promuove l’elaborazione e l’attuazione di un pro­gramma politico rivoluzionario [[Comunismo|comunista]], [[Femminismo|femminista]], [[Ecologismo|ecologista]] e [[libertario]]».<ref>[https://anticapitalista.org/statuto/ ''Statuto di Sinistra Anticapitalista''].</ref> In vista delle [[Elezioni politiche italiane del 2018|elezioni politiche del 2018]] e dopo aver avviato un dialogo con il [[Partito Comunista dei Lavoratori]] e con [[Sinistra Classe Rivoluzione]] decide di aderire a [[Potere al Popolo]].<ref>[https://anticapitalista.org/2017/12/05/per-una-lista-ampia-di-classe-con-un-programma-dalternativa/ ''Per una lista ampia, di classe, con un programma d'alternativa''].</ref>
 
== Ideologia ==