Bellerofonte: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 18:
}}
'''Bellerofonte''' (in [[greco antico]] {{polytonic|βελλεροφῶν}} o {{polytonic|βελλεροφόντης}}; Bellerofonte, letteralmente "uccisore di Bellero", era il soprannome che gli fu dato dopo che ebbe ucciso Bellero, re di Corinto<ref>{{Cita libro|autore=Karoly Kerenyi|titolo=Gli dei e gli eroi della Grecia|editore=Il Saggiatore|p=312|ISBN=88-428-1095-9}}</ref>), o '''Ipponoo''', è un personaggio della [[mitologia greca]], un eroe la cui impresa più grande fu quella di uccidere la [[Chimera (mitologia)|Chimera]], un mostro che [[Omero]] descrisse con la testa di un [[leone]], il corpo di una [[Capra hircus|capra]] e la coda di [[serpente]]<ref>Omero, ''Iliade'' libro VI, 180-182</ref>.
[[Esiodo]] ed altri autori tragici hanno immaginato che l'eroe fosse seduto a cavallo di [[Pegaso (mitologia)|Pegaso]], ma nell'[[Iliade]] di [[Omero]] (libro VI) viene raffigurato senza il celebre cavallo alato.
Riga 45:
=== L'esilio ===
Bellerofonte di [[Corinto]], resosi colpevole dell'involontario omicidio di [[Bellero]] re di [[Corinto]] (ma secondo una fonte egli invece aveva ucciso per sbaglio il proprio fratello [[Deliade]]) giunse ospite presso [[Preto]], re di [[Tirinto]],
Assetata di vendetta, la donna istigò il marito ad uccidere Bellerofonte, raccontandogli di essere stata sedotta da costui. Le leggi greche dell'ospitalità (la ''[[Xenia (antica Grecia)|Xenia]]'') impedivano però l'uccisione di un commensale; pertanto Preto inviò Bellerofonte da [[Iobate]], re di [[Licia (regione storica)|Licia]] (e padre di Stenebea), con la scusa di consegnargli una lettera (che ne richiedeva, in realtà, l'uccisione). Anche Iobate però ospitò Bellerofonte, e per le solite leggi, non se la sentì di assassinarlo direttamente richiedendo, invece, al giovane di uccidere la [[Chimera (mitologia)|Chimera]], un mostro che sputava fiamme, con la testa di [[leone]], il corpo di caprone e la coda di [[serpente]].
|