Colesterolo: differenze tra le versioni

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[[File:Studio della sintesi di colesterolo.jpg|miniatura|upright=1.4|Relazione tra assorbimento e sintesi endogena di colesterolo, correlata ad un introito di colesterolo tra 250-800 mg/die. L'aumento medio di 4,3 mg/kg di colesterolo assorbito dopo tale dieta si traduceva in una riduzione media della sintesi di colesterolo del 22%.]]
 
La biosintesi del colesterolo è regolata dalla concentrazione intracellulare di isoprenoidi, lanosterolo, colesterolo, ossisteroli e da alcuni [[ormoni]], in primo luogo [[insulina]] e [[glucagone]]. Un'elevata concentrazione intracellulare di isoprenoidi (farnesil-pirofosfato) e di steroli (colesterolo e, soprattutto, lanosterolo) inibisce l'enzima HMG-CoA riduttasi, bloccando la biosintesi di nuovo colesterolo. In caso di carenza di colesterolo l'emivita dell'HMGCoA riduttasi è di oltre 12 oraore, mentre nel caso opposto l'emivita è inferiore a 1 ora circa.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=H. Jingami|anno=1987|titolo=Partial deletion of membrane-bound domain of 3-hydroxy-3-methylglutaryl coenzyme A reductase eliminates sterol-enhanced degradation and prevents formation of crystalloid endoplasmic reticulum|rivista=J. Cell Biol.|volume=104|numero=|pp=1693-1704|lingua=EN|abstract=si|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3584246|PMID=3584246}}</ref> Anche il [[carciofo]] e l'[[aglio]] bloccano la sintesi del colesterolo per inibizione della HMG-CoA reduttasi; l'aglio inibisce anche la lanosterolo-14alfa-demetilasi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=S.K. Banerjee|anno=2002|titolo=Effect of garlic on cardiovascular disorders: a review|rivista=Nutr. J.|volume=1|numero=4|lingua=EN|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC139960/pdf/1475-2891-1-4.pdf|PMID=12537594}}</ref> L'insulina stimola la sintesi endogena di colesterolo, mentre il [[glucagone]] la inibisce.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=G.C. Ness|anno=2000|titolo=Feedback and hormonal regulation of hepatic 3-hydroxy-3-methylglutaryl coenzyme A reductase: the concept of cholesterol buffering capacity|rivista=Proc. Soc. Exp. Biol. Med.|volume=224|numero=|pp=8-19|lingua=EN|abstract=si|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10782041|PMID=10782041}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=G.C. Ness|anno=1994|titolo=Insulin and glucagon modulate hepatic 3-hydroxy-3-methylglutaryl-coenzyme A reductase activity by affecting immunoreactive protein levels|rivista=J. Biol. Chem.|volume=269|numero=|pp=29168-29172|lingua=EN|url=http://www.jbc.org/content/269/46/29168.full.pdf|PMID=7961882}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=G.C. Ness|anno=2012|titolo=Involvement of tristetraprolin in transcriptional activation of hepatic 3-hydroxy-3-methylglutaryl coenzyme A reductase by insulin|rivista=Biochem. Biophys. Res. Commun.|volume=420|numero=|pp=178-182|lingua=EN|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3319354/|PMID=22405826}}</ref>
 
Questi fattori di controllo creano un meccanismo di ''[[retroazione (natura)|feedback]]'' negativo tra assorbimento intestinale e sintesi endogena di colesterolo: in questo modo la quantità di colesterolo sintetizzato è inversamente proporzionale alla quantità di colesterolo assunto con la dieta. Tuttavia l'efficienza del meccanismo di ''feedback'' varia ampiamente tra gli individui. Ad esempio, nel lavoro di McNamara, a cui si riferisce il grafico riportato a fianco, a fronte di un aumento del contenuto in colesterolo della dieta, gli individui cosiddetti compensatori mostravano una riduzione della sintesi del 26%, mentre per i soggetti non-compensatori la riduzione era del 12%; in questo studio i non-compensatori erano circa il 30% della popolazione esaminata.<ref name=":4" />