Provincia di Benevento: differenze tra le versioni

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Durante il terziario accaddero intensi e vasti movimenti tettonici, soprattutto legati alla cosiddetta orogenesi alpina, che non si limitò alle sole [[Alpi]], ma alla quale si devono le principali linee direttrici del rilievo attuale dei continenti. Di formazione secondaria o mesozoica (tra 230-225 e 70-63 milioni di anni fa) è, invece, costituita la cinta montana della provincia.
 
I terreni sono costituiti in massima parte da elementi argilloso - calcareo - silicei, con qualche raro masso erratico di granito ([[Fortore|Valfortore]]); non sono rare invece le concrezioni conchiliaceconchiliacee e le incrostazioni ittiche ([[Pietraroja]], [[Castelfranco in Miscano]]), i giacimenti di marmi colorati ([[Vitulano]], [[Cautano]], [[Paduli]]), e di selci trasparenti e calcedonio comune.
 
Non mancano zone in cui sono evidenti i segni di una primordiale attività vulcanica, come nelle regioni ''Vitulanese'', ''Telesina'' e ''Galdina''. Nella valle di [[Vitulano]], in quasi tutto il suolo di [[Tocco Caudio]], vi sono giacimenti di [[Tufo (roccia)|tufo]] con [[pomice|pomici]], foglie di [[mica]] e cristalli di [[pirosseno]], attestanti chiaramente l'esistenza del cratere di un vulcano spento, dal quale dovettero essere lanciate tutte le sostanze vulcaniche che si rinvengono in molte parti della valle Beneventana. La stessa base del paese di [[Tocco Caudio]] non sarebbe che un cono rovesciato di tufo vulcanico.