Suonatore di liuto: differenze tra le versioni

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" ...''e dipinse per il Cardinale [Del Monte] anche un giovane, che sonava il Lauto, che vivo, e vero tutto parea con una caraffa di fiori piena d'acqua, che dentro il reflesso d'una finestra eccellentemente si scorgeva con altri ripercortimenti di quella camera dentro l'acqua, e sopra quei fiori eravi una viva rugiada con ogni esquisita diligenza finta. E questo( disse ) che fu il più bel pezzo, che facesse mai,"''<ref>3. Giovanni Baglione, ''Vite de'pittori,scultori et architetti dal tempo di Gregorio XIII nel 1572, al tempo di Urbano Ottavo nel 1642'', Roma. 1642, p. 136.</ref>. Per Mia Cinotti tale dipinto è precedente alla versione Del Monte e databile al 1596-1597<ref>4. Mia Cinotti, ''Caravaggio'', Bergamo, 1991, n. 9</ref>, come anche osserva Mina Gregori<ref>5. Mina Gregori, ''Caravaggio'', Bergamo, 1994, n. 13, p. 146</ref>. Maurizio Marini (2005) lo data al 1594-1595.
===Il dipinto Del Monte===
Il dipinto del Metropolitan Museum di New York è riportato nell'Inventario dei beni del cardinal [[Francesco Maria Bourbon del Monte]], compilato il 21 febbraio del 1627: "''Nella terza stanza à mano destra [ del palazzo di Ripetta]...un Quadro con un'huomo, che'' ''suona il leuto di Michel Angelo da Caravaggio con Cornice negra di palmi ssei''ei" (Roma, Archivio di Stato, 30 Notaj Capitolini, Paulus Vespignanus, ufficio 28, vol. 138, fol. 582v).
 
Non è l'originale che si crede perduto, ma una copia autografa<ref>6. Carl Ludwig Frommel, ''Caravaggios Fruhwerk und der kardinal'' ''Francesco Maria del Monte'', in "Storia dell'Arte", III, nn. 9-10, 1971 ( ma 1972), pp. 5-52, p. 36.</ref>. Alla morte del cardinale gli eredi del Monte lo vendono alla famiglia Barberini, acquisito dal cardinale Antonio come risulta da un libro spese del 16 maggio 1628<ref>7. Cfr. Maurizio Marini, cit, p. 381, n. 9.</ref>. L'inventario dell'aprile 1644 del cardinale Antonio Barberini conferma la presenza del dipinto "Nella stanza di Parnasso", con cornice dorata, nel palazzo ai Giubbonari. Nel 1697 risulta ancora dei Barberini nel palazzo alle Quattro Fontane; dopo la registrazione effettuata nel 1817, il dipinto viene venduto ed acquistato nel 1939 dalla Wildenstein & Co. di Parigi-Londra; oggi è in deposito al Metropolitan Museum di New York, per prestito della società<ref>8. Cfr. Maurizio Marini, op. cit., p.382.</ref>. Maurizio Marini, che nutre dubbi sulla versione Del Monte-Barberini lo data al 1595c (Marini, 2005, n. 9).