Chiese di Pescara: differenze tra le versioni

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== Chiese maggiori ==
=== Quartiere Porta Nuova ===
[[File:Pescara - Cattedrale di San Cetteo 01.JPG|thumb|270pxupright=1.2|Cattedrale di San Cetteo]]
;[[Cattedrale di San Cetteo]]
:L'edificio costruito dal [[1933]] al [[1938]] su progetto dell'architetto [[Cesare Bazzani]], sorge sul sito di una precedente chiesa dedicata a San Cetteo, patrono di Pescara.<ref>{{Cita web|url=//www.diocesipescara.it/luoghi/monumenti/cattedrale-di-san-cetteo/|titolo=Cattedrale di San Cetteo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170925042024/http://www.diocesipescara.it/luoghi/monumenti/cattedrale-di-san-cetteo|dataarchivio=25 settembre 2017}}</ref>
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;Chiesa di San Luigi Gonzaga
[[File:Pescara 51 (RaBoe).jpg|thumb|260pxupright=1.2|Chiesa di San Luigi]]
:Sorge a sud di Pescara, presso il Parco Ex Caserma Di Cocco, progettata nel [[1963]] dall'ingegnere Camillo Michetti. Dalla piazza un'ampia gradinata immette in un portico dal quale si accede alla chiesa; un finestrone continuo, sui lati esterni, distacca il soffitto illuminando l'ambiente. Il rivestimento esterno è in mattoni di colore rosso bruno sabbiato, disposti a effetto decorativo; al centro della facciata c'è un grande bassorilievo in travertino raffigurante il santo tra fedeli. Nella chiesa lo spazio riservato ai fedeli è costituito da una navata unica a forma rettangolare con lati curvilinei. Sullo sfondo si trova l'altare maggiore sopraelevato ed affiancato da ambone e fonte battesimale. Al centro del soffitto v'è una cupola a forma quadrata che consente maggiore illuminazione.
 
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;Chiesa di San Pietro Apostolo, o "chiesa del Mare"
[[File:Pescara 2010-by-RaBoe-047.jpg|thumb|270pxupright=1.2|Chiesa di San Pietro]]
:Costruita dall'architetto Guido Crescenzi nel [[2005]] sull'area dell'ex teatro Pomponi, in Piazza I Maggio, la chiesa ha una forma ellittica irregolare, che ricorda una nave. L'asse della costruzione è rivolto verso oriente, mentre l'ingresso verso occidente. La facciata è caratterizzata da un ponticello che conduce al sagrato, attraversando uno strato d'acqua. L'interno è caratterizzato da un uso differente dei materiali, che contribuiscono a dare i caratteri tipici di una struttura navale. In corrispondenza della parete laterale destra s'innalzano pilastri d'acciaio, a sostegno della copertura lignea, con costoloni arcuati. La parete sinistra è rivestita da lastre di marmo scuro, suddivisa in tre livelli da ampie aperture. La bianca parete dell'abside semicircolare è illuminata da un oculo vetrato, il quale scende in corrispondenza dell'altare. A sinistra c'è una vetrata policroma triangolare, che illumina principalmente la chiesa.
 
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;Santuario di San Donato Martire
[[File:Mdf nuova.JPG|thumb|260pxupright=1.2|Nuovo Santuario della Madonna del Fuoco]]
:Si trova nella zona Fontanelle Vecchia, ed è stata costruita sopra un colle nel [[XVIII secolo]], quando la venerazione del santo iniziò a diffondersi in Abruzzo. Alcuni maldestri restauri degli anni '60 hanno fatto assumere alla chiesa esterna un aspetto pseudo-antico; l'edificio si presenta con una facciata a capanna, caratterizzata da un rivestimento in intonaco bucciato di colore rossastro e da lastre di marmo per il basamento di 80 cm, per la piccola gradinata di accesso. Al di sopra del portale è presente un piccolo rosone decorativo, mentre sulla sinistra si trova il campanile a torretta a pianta quadrata, ma spezzato a triangolo nella parete superiore della cella campanaria. L'interno è a navata unica, divisa in due lati da un ampio arco con trave di rinforzo, che funge da catena. L'ingresso è segnato dalla presenza di una cantoria in legno, accessibile da una botola; l'illuminazione è data da due grandi finestre laterali.
 
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;Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata
[[File:Pescara 107 (RaBoe).jpg|thumb|260pxupright=1.2|Chiesa di San Gabriele]]
[[File:Pescara 108 (RaBoe).jpg|thumb|Statua di Papa [[Paolo VI]] in via Rio Sparto, nei pressi della chiesa di San Gabriele]]
:Fu costruita negli anni '60 nel quartiere di Via Tiburtina-Rio Sparto, progettata dall'architetto Francesco Speranzini<ref>{{Cita web|url=http://www.sangabrielepescara.it/default.asp?file=storia.htm/|titolo=Cenni storici}}</ref>; mostra un aspetto moderno. Ha struttura portante in travi e pilastri di cemento armato a vista, mentre le tamponature sono rivestite da laterizi bicromatici. All'esterno la facciata appare divisa in due: la parte in basso è più estesa, e presenta un portico a cinque arcate con due ingressi laterali e tra grandi vetrate al centro, mentre la parte superiore si sviluppa solo in corrispondenza delle tre arcate centrali sottostanti, con un grande oculo a rombo. La pianta è caratterizzata da un'unica navata ampia con due cappelle laterali. L'area del presbiterio aveva una forma squadrata, successivamente rimodellata dal progetto dell'Archei Domus di [[Roma]], ed ha un aspetto poligonale.
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;Chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa
[[File:SanSilvestroChiesa.jpg|thumb|180pxupright=0.8|Chiesa di San Silvestro]]
:Principale chiesa dell'unica contrada pescarese [[San Silvestro Colle]], dedicata a [[San Silvestro Papa]] e [[San Giovanni Battista]]. Dall'esame di alcuni documenti del [[1827]] si apprende che la chiesa divenne parrocchia nel 1700<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiasansilvestro.it/?page_id=5/|titolo=Storia}}</ref>. La chiesa era l'unica di San Silvestro, divenuto comune nel [[1806]] e aggregato poi a Pescara nel 1927. Sicuramente la chiesa risale al [[XVI secolo]], anche se è stato profondamente modificata in stile tardo settecentesco-neoclassico nell'800.<br>All'esterno si presenta sopraelevata rispetto al piano stradale, con scalinata di accesso all'ingresso. La facciata ad intonaco bianco è caratterizzata dallo sviluppo verticale dei due campanili gemelli, inglobati. La facciata è inoltre conclusa da una trabeazione orizzontale al di sopra della quale si innalzano le due torri, e compreso tra essi c'è un semplice timpano triangolare con una finestra rotonda che corrisponde con la campata centrale.
 
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[[File:Pescara - Cattedrale di San Cetteo, interno.jpg|thumb|Interno della Cattedrale, in stile neoromanico]]
La chiesa di San Cetteo ospitava la parrocchia dedicata al santo patrono amiternino, da almeno il [[XVII secolo]]. Era una piccola struttura sei-settecentesca con la facciata rivolta verso Piazza Garibaldi, e non sul viale D'Annunzio, come evidenzia il nuovo Duomo di Cesare Bazzani. Vi è una relazione della visita pastorale dell'arcivescovo di Chieti del [[1841]], che la descrive di forma irregolare, non conforme a qualsiasi ordine architettonico e prima di abbellimenti rilevanti all'esterno, se non il portale in stile classico rinascimentale.Il campanile era a torre, con cuspide conica, modificata nel primo '900 in cuspide cipollinea, per poi essere abbattuta insieme a gran parte della torre, perché pericolante. La facciata aveva il portale in stile classico e due piccolo rosoni circolari; l'interno era a due navate irregolari, con otto finestre laterali per le luci. Il portale corrispondeva alla navata di destra, v'erano un piccolo organo, il pulpito in gesso, otto altari e una piccola cappella dedicata a San Cetteo.<br>Le due navate erano divise da cinque arcate, quella di destra era più piccola. La chiesa fu descritta nelle ''[[Novelle della Pescara]]'' da [[Gabriele d'Annunzio]], nel racconto de "La vergine Orsola", accennando ai pilastri, ai lacerti di mosaici e all'ambone decorato con motivi vegetali.
[[File:San Francesco in adorazione del crocifisso - Guercino.jpg|thumb|left|180pxupright=0.8|[[Guercino]]: ''San Francesco in adorazione del Crocifisso'', conservato nella Cattedrale]]
Una seconda chiesa, dedicata a San Cetteo (e futura cappella della chiesa del Sacramento fino al 1929), sorgeva accanto a questa. La chiesa era detta impropriamente "duomo", e fu ricostruita nel [[1783]] grazie all'architetto Giovanni Fontana per 2700 ducati. La chiesa era dotata di cupola, crollata per il collasso di sei pilastri. Per i soldi si attinse alle rendite della badia di Santa Maria de Mejulano di [[Corropoli]]. Nel 1798 i lavori furono sospesi per la guerra tra borbonici e francesi, dove trovarono il martirio Gabriele Manthonè ed Ettore Carafa. La chiesa rimase in grave stato di abbandono fino al [[1837]], con molte parti del tetto scoperchiate, quando successivamente il parroco Settimio de Marinis si prese l'impegno della ricostruzione. Nel 1845 il progetto fu affidato all'ingegnere Giovanni Gazzella di [[Chieti]], e la spesa fu di 7700 ducati. Sempre per problemi burocratici e di spese, la sede parrocchiale nel 1857 fu trasferita nella chiesa del Sacramento, e anche se il provvedimento era provvisorio, tale chiesa assunse fino alla sua demolizione le funzioni parrocchiale di Porta Nuova. Un nuovo progetto di ricostruzione di una grande chiesa per Pescara fu proposto dopo il 1860 dall'abate Giuseppe Corazzini, finanziato dal governo borbonico, ma dopo la caduta di [[Francesco II delle Due Sicilie]], non se ne fece nulla. La chiesa a pianta centrale, in grave stato dei abbandono, venne semi-demolita e accorpata alla parrocchia.