Vescovo emerito: differenze tra le versioni

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→‎Normativa della Chiesa cattolica: elimino frase che non si evince dal latino ''rogatur''
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La normativa confluì nel nuovo [[Codice di diritto canonico]], promulgato da [[papa Giovanni Paolo II]] il 25 gennaio [[1983]]:<ref>[http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_381-402_it.html#Articolo_2 Codice di diritto canonico], art. 401 e 402.</ref>
{{citazione|Il Vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato<ref>Secondo Pighin, il verbo italiano utilizzato «lascia l'impressione che all'invito del Codice l'interessato possa rispondere anche in forma negativa, omettendo la presentazione di detta rinuncia. Invece il significato del verbo in latino (''rogatur'') è più forte, poiché vuol dire "essere richiesti" o "essere sollecitati" a compiere un atto che appare dovuto. In caso di omissione, si impone pertanto la necessità di giustificarla.» (Pighin, ''Profilo giuridico del vescovo emerito'', p. 786).</ref> a presentare la rinuncia all'ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze.|Art. 401, §1}}
{{citazione|Il Vescovo diocesano che per infermità o altra grave causa risultasse meno idoneo all'adempimento del suo ufficio, è vivamente invitato a presentare la rinuncia all'ufficio.|Art. 401, §2}}