Massimo Troisi: differenze tra le versioni

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Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli [[anni 1970|anni settanta]], soprannominato «il comico dei sentimenti»<ref>Chiacchiari Federico; Salvi Demetrio, ''[[Dino Asfaldo]] , ''Massimo Troisi. Il comico dei sentimenti'', Sentieri Selvaggi, 2011. ISBN 88-86883-01-3</ref> o il «Pulcinella senza maschera»<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/06/02/ARwtK8X-troisi_massimo_pulcinella.shtml|titolo=Venti anni senza Massimo Troisi, ma il suo Pulcinella non muore mai|autore=|editore=ilsecoloxix.it|data=2 giugno 2014|accesso=}}</ref>, è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano<ref>{{Cita news|url=http://www.unita.tv/focus/ricomincio-da-tre-ecco-a-voi-massimo-troisi/|titolo=“Ricomincio da Tre”, ecco a voi Massimo Troisi|autore=Daniele Bova|pubblicazione=unita.tv|data=22 novembre 2015}}</ref>.
 
Formatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] e di [[Totò]]<ref name=tg1>{{Cita news|titolo=Speciale Massimo Troisi|url=http://www.mollica.rai.it/celluloide/troisi_speciale/taormina.htm|accesso=9 gennaio 2012|data=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130715024818/http://www.mollica.rai.it/celluloide/troisi_speciale/taormina.htm|dataarchivio=15 luglio 2013}}</ref><ref name=cocciardo63 >{{Cita |Cocciardo|p. 63|Cocciardo}}</ref>, accostato anche a [[Buster Keaton]] e [[Woody Allen]]<ref name=p.42/><ref name=p.16>{{Cita|Paradiso... non potevi attendere?|p. 16|Paradiso... non potevi attendere?}}</ref>, cominciò la sua carriera col gruppo ''I Saraceni'' e poi con gli inossidabili amici de ''[[La Smorfia (cabaret)|La Smorfia]]'' ([[Lello Arena]] ed [[Enzo Decaro]]). Il successo del trio fu inatteso e immediato e consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con ''[[Ricomincio da tre]]'' ([[1981]]), il film che decretò il suo trionfo come attore e come regista. Dall'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] si dedicò esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro<ref name=p.10>{{Cita|Paradiso... non potevi attendere?|p. 10|Paradiso... non potevi attendere?}}</ref>. Malato di cuore sin dall'infanzia, morì il 4 giugno 1994 all'Infernetto (Roma) per un fatale [[attacco cardiaco]], conseguente a [[febbre reumatica|febbri reumatiche]], due giorni prima di terminare la sua ultima pellicola, ''[[Il postino]]'', per il quale verrà, qualche tempo dopo, candidato ai [[premi Oscar]] come [[Oscar al miglior attore|miglior attore]] e per la [[Oscar alla migliore sceneggiatura non originale|miglior sceneggiatura non originale]].