Marco Livio Druso (console 112 a.C.): differenze tra le versioni

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==Biografia==
Per fare questo propose la creazione di 12 [[colonia romana|colonie]] in ognuna delle quali insediare 3.000 coloni provenienti dalle classi più povere e di alleggerire la tassa sulla proprietà. Affermò anche che i [[socii]] [[latini]] non sarebberoavrebbero dovutidovuto essere maltrattati dai [[Generale (storia romana)|generali]] romani, controbattendo in questo modo all'idea di Gracco di voler riconoscere loro la piena [[cittadinanza romana]].
 
Queste proposte sono passate alla [[storia]] col nome di ''Leges Liviae'', che però non furono mai messe in pratica, perché il Senato voleva solo incrinare la forza e il potere di Gaio Gracco. Il piano ebbe successo e così Druso riuscì a porre il [[veto]] alla riforma graccana.
 
Druso divenne poi [[console (storia romana)|console]] nel [[112 a.C.]] e combatté per due anni consecutivi contro gli [[Scordisci]] in [[Tracia]], anche quando gli venne prolungato il mandato come proconsole di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] nel [[111 a.C.]]. Egli otteneva nel maggio dell'anno successivo (110 a.C.) il [[trionfo]] su questo popolo<ref>{{cita|Fasti triumphales|''643 ab Urbe condita'' = [[110 a.C.]]}}.</ref>, che aveva combattuto probabilmente insieme adcon altri popoli suoi alleati della zona, come i [[Daci]] e le vicine popolazioni della Tracia.<ref name="Periochae63,7">{{cita|Livio, ''Periochae''|63.7}}.</ref>
 
Nel [[109 a.C.]] fu eletto censore insieme acon [[Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.)|Marco Emilio Scauro]], ma morì l'anno successivo ([[108 a.C.]]).
 
==Note==