Dialetto lucerino: differenze tra le versioni

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Dagli ultimi decenni degli anni Novanta, un ruolo importante nella trasmissione del dialetto lucerino è svolto del Gruppo teatrale "Amici dell'Arte"<ref>[http://www.amicidellartelucera.it/ Amici dell'Arte]</ref>, guidato da Germano Benincaso dal [[1969]]. Il gruppo ha portato in scena numerose commedie con adattamenti in vernacolo lucerino, e opere inedite realizzata dal Benincaso. La prima opera data alle stampe è ''Ze Necole'' (Tip. Catapano, Lucera, 1975); a seguire altre quattordici commedie tra le quali ''Mast don Tubbije'' (Tip. Catapano, Lucera, 1976) e ''Nu marijule onèste'' (Tip. Re-me-Graf, Foggia, 1982).
 
Nel [[1993]] il gruppo ha pubblicato anche il cd ''E so’ Lucera ancòre: arie, stornelli e canti lucerini''.<ref>.[http://www.germanobenincaso.com/amici.asp?Sezione=CD "...E sò' Lucere ancòre"]</ref>
 
Di seguito la prima strofa di ''Stornelli lucerini'' e la relativa traduzione in italiano: