John Erickson: differenze tra le versioni

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La sua perfetta padronanza della lingua russa e il suo approccio imparziale e freddamente documentato alla storia militare dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale, sul fronte orientale, gli guadagnarono grande reputazione e gli permisero di ottenere dalle autorità sovietiche un'inconsueta libertà nella valutazione di documenti e fonti degli archivi riservati e della letteratura sovietica. Sulla base di queste fonti prima inaccessibili e di una completa bibliografia classica, John Erickson scrisse le sue opere monumentali sulla storia militare dell'Unione Sovietica, sul ruolo di [[Stalin]] nella direzione politico-militare e sulla guerra sul fronte orientale<ref>{{Cita|Glantz 2010| p. 449|Glantz2010 }}</ref>.
 
Le opere più importanti di Erickson furono nel [[1962]] ''The Soviet High Command'', dedicato alla storia militare sovietica dalle origini fino all'inizio dell'attacco tedesco nel [[1941]], e soprattutto la magistrale narrazione dettagliata in due volumi dedicata alla storia del fronte orientale principalmente dal punto di vista sovietico: ''The road to Stalingrad'' (pubblicato nel [[1975]]) che termina con l'accerchiamento della [[6. Armee (Wehrmacht)|VI Armata]] tedesca a [[Stalingrado]] (23 novembre [[1942]]), e ''The road to Berlin'' (del [[1983]]), che si conclude con una lunga narrazione della [[battaglia di Berlino]]. Le due opere, considerate imprescindibili a livello internazionale, non sono mai state tradotte in italiano.
 
Oltre a queste opere fondamentali, Erickson scrisse anche numerosi altri lavori secondari dedicati alla storia militare, alla guerra con mezzi corazzati, al pensiero militare sovietico, ed inoltre partecipò a numerosi programmi televisivi dedicati alla storia della guerra sul fronte orientale.