Calloneghe: differenze tra le versioni

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; Santa Maria delle Grazie (''Zernade''): È l'antica Sdernade, toponimo che sopravvive nella forma [[lingua ladina|ladina]]. Localizzata lungo il Cordevole (qui le due rive sono collegate da un ponte), è il secondo nucleo più popoloso con 103 abitanti<ref>[http://datiopen.istat.it/odi/page/censimento/indicatori/popolazione/localita/P1_2504410005 Fonte: ISTAT]</ref>.
: Vi sorge l'omonima chiesa, derivante da un [[ex-voto]] fatto dai capifamiglia di Calloneghe nel [[1645]], in seguito a una grave calamità (di cui non si sa nulla di preciso). Solo nel [[1693]], tuttavia, tale Simone Rossi si preoccupò della costruzione di un sacello in cui collocò un'immagine della Vergine portata da un pellegrinaggio che aveva effettuato presso il Santuario di Innsbruck. Nel [[1701]] se ne iniziò l'ampliamento, che vide anche la costruzione della [[sagrestia]] e l'acquisto di arredi sacri. Dal [[1722]] ebbe tutto il necessario per lo svolgimento delle funzioni sacre e nel [[1747]] fu dotata di un altare intitolato a [[san Giovanni Nepomuceno]], invocato contro le calamità legate alla forza delle acque. Alluvioni e frane furono sempre molto frequenti a Calloneghe; una delle più gravi e recenti si verificò nel [[1966]], provocando danni alla chiesa e all'intero abitato.
: Nel [[secondo dopoguerra]] l'angusto edificio fu affiancato da uno più grande, consacrato nel [[1964]]. In questo nuovo luogo di culto sono state trasferite varie opere d'arte provenienti dalla vecchia chiesa; tra queste, l'immagine della Madonna delle Grazie donata da Simone Rossi, due tele settecentesche (i ''Santi Giovanni Nepomuceno, Valentino e Nicolò'' e la ''Madonna delle Grazie con sant'Antonio, san Francesco e Simone Rossi'') e un olio su tela (''San Giuseppe e Gesù Bambino''). si trovano inoltre lavori più recenti di [[Augusto Murer]] (tra cui il fregio della facciata), [[Franco Fiabane]] ([[rosone]]) e [[Toni Benetton]]. Nella vecchia chiesa si conservano ancora nella vecchia chiesa un battistero ligneo del 1772, due lampade d'argento ottocentesche e un lampadario in cristallo di [[Murano]]<ref name=drau>{{cita web|autore=Letizia Lonzi, [[Lionello Puppi]]|url=http://www.draupiave.eu/Engine/RAServeFile.php/f/schede_manufatti/22.pdf|titolo=Scheda 22 - Chiesa di Santa Maria delle Grazie|accesso=25 giugno 2015|editore=Progetto Drau Piave|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018220039/http://www.draupiave.eu/Engine/RAServeFile.php/f/schede_manufatti/22.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
: Sempre nella piazzetta della chiesa sorge un edificio costruito nel [[1772]] dai sopravvissuti della frana del Piz. Su una [[lunetta]] della facciata si trova una scultura lignea che rappresenta la ''Deposizione''<ref name=drau/>.
; Bramezza (''Bremeza''): Si trova a monte di Santa Maria delle Grazie e, con i suoi 1752 m s.l.m., è il villaggio più elevato della frazione. ''Premezze di Sant'Anselmo'' era il toponimo con cui in origine si indicava l'odierno monte Bramezza; era così chiamato in riferimento alle primizie che i coloni delle Calloneghe erano tenuti a conferire ai Canonici<ref name=alleghe/>. Oggi è disabitata.