Penitenza di Arjuna: differenze tra le versioni

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Negli anni seguenti nessuno dei re che salirono al trono riuscì nell'intento ed i peccati dei sessantamila principi cominciarono a provocare disastri naturali e cataclismi. Alla fine [[Bhagiratha]] ascese al trono e decise che era impossibile governare la situazione fino a che i sessantamila principi non fossero saliti al cielo.
 
Per mille anni condusse penitenze per ingraziarsi [[BrahmaBrahmā]]. Alla fine dei mille anni, il dio, compiaciuto decise di soddisfare le richieste di Bhagiratha che gli domandò di far discendere il Gange sulla terra cosicché lui potesse salvare i propri antenati. Brahma disse a Bhagiratha di pregare Śiva, perché smorzasse la forza del Gange nella sua discesa sulla terra, altrimenti la forza del fiume avrebbe potuto mandare in frantumi l'intero pianeta. Śiva era l'unico in grado di poter fare ciò.
Bhagiratha quindi riprese la propria penitenza per propiziarsi il dio Śiva e dopo un anno celeste Śiva apparve e decise da assecondare la richiesta dell'asceta. La testa della divinità ricevette il potente urto della massa d'acqua rallentandone l'impeto e facendola scorrere delicatamente sulle vette dell'[[Himalaya]] ed infine sull'India.