Tantra: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[File:Chausath Yogini.jpg|thumb|upright=1.3|left|Il tempio dedicato alle Yoginī presso [[Jabalpur]], India.
Le [[Yoginī]] sono divinità tantriche femminili secondarie (la tradizione ne enumera 64), compagne e assistenti di altri dèi, come [[DurgaDurgā]], per esempio. Il tempio risale al IX secolo e presenta, come da tradizione, 64 Yoginī.]]
Le origini sono tutt'oggi discusse e controverse. Da un lato diversi autori fanno notare come alcuni reperti archeologici, precedenti alla [[Pietra di Gangdhar]] in [[Rajasthan]] risalente al 424 d. C. e considerata la prima iscrizione epigrafica conosciuta contenente aspetti di rituali tantrici, dimostrino che culti tantrici fossero sicuramente esistenti in data antecedente al 400 d. C. Ad esempio tra i reperti della [[Civiltà della valle dell'Indo]] (III millennio circa) esistono figure maschili e di divinità femminili in terraccotta, le ''[[Mātṛkā]]'', di era quindi pre-vedica, che alcuni studiosi riconducono al culto di [[Shiva|Śiva]] e [[DurgaDurgā]].<ref name=Banerjee/><ref>Padoux fa notare che, alla luce dei più recenti studi, non risulta affatto dimostrato il culto di divinità femminili a [[Mohenjo-daro|Mohenjodaro]] o [[Harappa]] (Padoux, 2011, p. 30).</ref> Vide Foote sostiene di aver trovato egli stesso nell'[[Altopiano del Deccan]] simboli fallici ([[linga]]) tipici di alcune tradizioni tantriche.<ref>Vide Foote, ''Collection of Indian Pre-historic and Proto-historic Antiquities'', Madras, 1916.</ref>
 
Alcuni studiosi hanno voluto rapportare le origini del tantrismo allo [[sciamanesimo]] centroasiatico, ma tale connessione non è suffragata da alcuna prova storica, né le credenze tantriche hanno, secondo Padoux, caratteri che si possono far risalire allo sciamanesimo. È più probabile, invece, che sia stato il sud dell'India ad aver avuto un ruolo determinante. Accanto al mondo brahmanico, mondo ricordiamo elitario, è probabilmente esistito in India, sin da tempi immemori, un sostrato popolare, legato alle ''potenze'' naturali, alla terra. A questo erano associati culti popolari che si svolgevano ai margini del mondo brahmanico, in segreto, e da questi ebbe probabilmente origine il mondo tantrico.<ref>Padoux, 2011, pp. 29-32. L'accademico imposta la sua opera (''Comprendre le tantrisme'', Paris, 2010; ''Tantra'', Torino, 2011) proprio nell'intento di dare dimostrazione di questa ipotesi.</ref>
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| 300 || [[Īśvarakṛṣṇa]] autore della ''[[Īśvarakṛṣṇa#Sāṃkhyakārikā|Sāṃkhyakārikā]]'' (''kārikā'' 70) || '''dottrina''' (identifica infatti tutto il ''[[Sāṃkhya]]'' come un "Tantra)"<ref name="Bagchi, 1989, p. 6">Bagchi, 1989, p. 6.</ref>
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| 320 || ''[[Vishnu Purana|Viṣṇu Purāṇa]]'' || '''insieme di pratiche e rituali''' (parla della [[shakti|śakti]] di [[Visnu|Viṣṇu]] e dei culti a [[DurgaDurgā]] con l'uso di vino, carne, ecc.)<ref>Banerjee, 1988, p. 8.</ref>
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| 320 – 400 || per il poeta [[Kālidāsa]] nell<nowiki>'</nowiki>''[[Abhijñānaśākuntalam]]'' || '''comprensione profonda''' o '''padroneggiamento''' di un argomento<ref>Sures Chandra Banerjee, che fu professore di Sanscrito per trent'anni al ''Department of Education of West Bengal'' pubblicando più quaranta opere e trattati sull'argomento guadagnandosi il ''Rabindra Memorial'', il più alto riconoscimento letterario assegnato dal governo del West Bengal, afferma [Banerjee, S.C., 1988]: "Tantra" è un termine utilizzato per denotare ''governance''. ''Kālidāsa'' nell'''Abhijñānaśākuntalam'' usa l'espressione ''prajah tantrayitva'' (cioè "avendo governato o padroneggiato l'argomento") (tradotto dall'originale in lingua inglese).</ref>